L’associazione ‘SOS Ragazzi‘ è decisa a presentare una petizione contro la Rai affinché venga sospesa quella che ritengono una “Propaganda Transgenderista”.Lunedì sera, in prima serata, Rai 2 ha trasmesso in prima serata il film ‘Chiamatemi Helen‘, un film uscito al cinema nel 2015 che narra la storia di Finn, un ragazzo di 15 anni che dopo aver lottato con se stesso decide di cambiare sesso e di farsi chiamare, appunto, Helen. La pellicola inizia con il padre del ragazzo che va a prenderlo in aeroporto ed invece di trovare il figlio con i classici abiti da ragazzo, lo trova con indosso un abito da donna. I due discutono su questa scelta ed il ragazzo dice al padre di essersi sentito sempre una donna e di aver deciso di effettuare il prima possibile un’operazione per cambiare sesso.
Il film si propone di essere uno spaccato delle difficoltà adolescenziali provate dai ragazzi che sentono di appartenere ad un sesso differente da quello di nascita. Durante lo svolgimento della storia infatti Finn/Helen si trova davanti alle reazioni più disparate dei coetanei che passano dalla derisione alla totale accettazione. Il film si conclude con l’ovvio processo di accettazione da parte dei genitori e degli amici e propone chiaramente una visione favorevole al cambio di sesso.
La petizione di ‘SOS Ragazzi’ contro la propaganda in favore del transgenderismo
SOS Ragazzi non ha accettato che un simile contenuto venisse proposto ad un orario in cui bambini molto piccoli potessero vederlo. Convinti che si tratti di una forma di propaganda hanno quindi deciso di lanciare una petizione sul web per chiedere al direttore di Rai 2 di non proporre più contenuti di tale tipo. Nel testo della petizione si legge: “La Rai non smette di fare propaganda LGBT, nemmeno d’estate. Domenica 15 luglio, Rai 2 ha trasmesso in prima serata il film “Chiamatemi Helen”, di fatto uno spot a favore del transgenderismo”.
Dopo aver spiegato di cosa tratta il film, viene chiesto a chi fosse interessato di compilare un form da inviare ad Andrea Fabiano nel quale si legge:
“Gentile Direttore,
dopo aver preso atto della messa in onda in prima serata, domenica 15 luglio, del film “Chiamatemi Helen”, che è un vero e proprio spot in favore dell’ideologia gender ed LGBT, le esprimo il mio totale disaccordo.
Non condivido affatto che il servizio pubblico, pagato anche dal sottoscritto, venga utilizzato per propagandare la “normalità” del transgenderismo.
Si tratta di un pessimo e dannoso messaggio soprattutto per i più piccoli.
Con la presente voglio quindi ribadire e rendere nota la mia contrarietà a questa “politica” del palinsesto.
Cordiali saluti”.
Luca Scapatello