Napoli lo ama e lo festeggia, è il suo patrono e sono sempre vive le tradizioni attraverso cui viene omaggiato questo Santo che visse a cavallo tra III e IV secolo.
Tradizionale e storico, esiste un cibo dolce dedicato a San Gennaro che si può preparare facilmente, con pochi semplici ingredienti e pochi gesti.
San Gennaro era vescovo di Benevento, dove ebbe modo di svolgere il suo apostolato a lungo fin poi morire come martire.
Conosciuto in Italia e non solo è il miracolo del sangue di San Gennaro che si ripete due volte l’anno nel Duomo della città. La prima avviene il 19 settembre, giorno della sua memoria liturgica, in cui si ricorda il suo martirio.
La seconda è il 16 dicembre, in occasione della festa del suo patrocinio che ricorda il salvataggio miracoloso avvenuto nel 1631 quando a seguito di un’eruzione del Vesuvio la lava si fermò prima di scendere su Napoli proprio per l’intercessione del Santo.
In entrambi i giorni il sangue coagulato all’interno di un’ampolla che lo conserva si scioglie sotto gli occhi del vescovo e dei fedeli.
Per San Gennaro l’omaggio in cucina
Oggetto di una devozione da sempre molto forte, nella tradizione gastronomica esistono cibi e pietanze che gli vengono dedicati e che sono usati per festeggiarlo.
In suo onore ci sono ad esempio i Moscardini alla San Gennaro, un modo gustoso e piccante di mangiare questi molluschi con lo stile e i sapori tipici campani.
Ma il cibo più iconico della festa di San Gennaro sono le Ciambelline. Si tratta di dolcetti molto antichi, che furono ideati e preparati dalle suore del convento di San Gennaro dei poveri nel quartiere Sanità a Napoli, divenuto poi ospedale.
Sono una sorta di biscotti, ma molto soffici e molto semplici, realizzati con uova, zucchero, pasta di pane, limone e cannella.
Con il buco al centro e quindi la forma di piccole ciambelle, venivano distribuite agli ammalati proprio il giorno della festa del Santo, ed erano state pensate con una consistenza morbida e soffice affinché potessero esser mangiate anche chi aveva pochi denti, un problema che era molto diffuso all’epoca tra la gente povera.
La ricetta delle ciambelline di San Gennaro
Esiste una ricetta considerata originale, poi ci sono anche tante varianti legate alle usanze familiari. Quella qui di seguito è quella che più si avvicina a quella iniziale ideata dalle suore.
È una ricetta molto facile da mettere in pratica, basilare e dal sapore casalingo delle preparazioni popolari.
Un modo semplice, così come la tradizione che si porta dietro, di esprimere la devozione e partecipare al clima di festa degli abitanti di Napoli.
INGREDIENTI (per 6 persone)
• 500 g di pasta di pane
• 170 g di burro
• 80 g di zucchero semolato
• Farina 0 q.b.
• 1 bustina di zucchero a velo vanigliato
• 1 pizzico di sale
PROCEDIMENTO
Bisogna innanzitutto procurarsi la pasta di pane o prepararla. Poi, su un piano di lavoro leggermente infarinato lavorarla con le mani e incorporare uno alla volta tutti i pochi ingredienti.
Per primo unire il burro dopo averlo fatto sciogliere sul fuoco in un pentolino. Poi aggiungere lo zucchero ed il pizzico di sale.
Impastare bene e ottenere così un impasto omogeneo e compatto ma abbastanza elastico. Coprirlo con un canovaccio e lasciarlo lievitare per 30 minuti circa in un luogo tiepido e asciutto.
Trascorso questo tempo riprendere l’impasto e lavorarlo, poi suddividerlo in parti allungate da 10 cm circa di lunghezza. Ripiegare ognuna su sé stesso formando così le ciambelline.
A questo punto adagiarle su una teglia da forno unta di burro distanziando le ciambelline le une dalle altre perché non si attacchino.
Quindi infornarle in forno preriscaldato statico e lasciarle cuocere a 200° per 30 minuti circa finché avranno assunto un aspetto dorato.
Dopo averle sfornate per completare cospargerle con una spolverata di zucchero a velo.
Una variante, che viene anch’essa da un’usanza molto antica è di friggere le ciambelline invece che cuocerle in forno. Ovviamente il sapore e l’effetto sarà diverso, più intenso, ma anche meno leggero.