Nella nostra colonna vertebrale, dal collo al sacro coccige, è custodito il midollo spinale, un fascio di neuroni. Il neurone è una cellula del sistema nervoso.
Nel caso riguardino gli arti inferiori si parla di paraplegia, di tetraplegia se invece la impossibilità dei movimenti riguarda tutti gli arti e il tronco, parzialmente o totalmente.
La gravità dipende sia dalla sezione infortunata del midollo spinale, sia dall’entità del danno.
Si stanno conducendo molti e complicati studi a riguardo, soprattutto in merito alla stimolazione elettrica, nelle zone lesionate del midollo spinale, nel punto in cui la comunicazione tra cervello e periferia del corpo è compromessa.
Tecnicamente si tratta di applicare un dispositivo costituito da un array (un gruppo) di una ventina di elettrodi, che sfrutta il fatto che, nonostante il danno, il midollo spinale e le connessioni nervose associate conservino la capacità di poter ancora ricevere e trasmettere messaggi neuronali, grazie al potenziale a riposo, che la cellula nervosa, nelle persone sane, conserva anche in assenza di attività. Questo, se rimane inutilizzato, può diminuire drasticamente nelle persone paralizzate, l’utilizzo dell’array serve anche a fare in modo che non si perda del tutto.
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