Dove sta andando la Chiesa cattolica?

 don Curzio Nitoglia. Tremendi castighi sull’Italia e sul mondo
Mala praevisa minus feriunt / i mali previsti fan meno male” perché abbiamo la possibilità di ricorrere alla preghiera, alla penitenza e alla conversione sincera. Più di questo oggi non si può fare. Il male è più potente delle anime fedeli, che cercano sinceramente Dio, ma l’Onnipotenza divina da ogni male e castigo sa trarre un bene maggiore.

Pio XII aveva ben previsto: “Oggi quasi tutta l’umanità va rapidamente dividendosi in due schiere opposte: con Cristo o contro Cristo. Il genere umano al presente attraversa una formidabile crisi che si risolverà in salvezza con Cristo o in funestissime rovine” (Enciclica Evangelii praecones, 2 giugno 1951).

Ci troviamo allo scontro finale tra la Chiesa e la contro-chiesa. La situazione odierna è peggiore di quella che precedette l’abbattimento della Torre di Babele,  il diluvio universale, la distruzione di Sodoma e Gomorra.
Il 13 maggio 2010 Benedetto XVI a Fatima disse: “Possano questi sette anni che ci separano dal centenario delle apparizioni affrettare il preannunciato trionfo del Cuore Immacolato di Maria”. Ma il trionfo del Cuore di Maria, secondo ciò che la Madonna disse ai pastorelli in Cova di Iria sarà preceduto da una terribile prova: “martirio dei buoni, nazioni annichilite, il Papa martirizzato”[1].
Nel 1994 Giovanni Paolo II dichiarò a Vittorio Messori che le parole della Madonna a Fatima “sembrano avvicinarsi al loro compimento”[2].

Antonio Socci sostiene che secondo padre Joaquin Alonso (l’archivista ufficiale di Fatima) nel terzo segreto si parlerebbe di «uno stato critico della fede, […], di lotte intestine nel seno della Chiesa e di gravi negligenze pastorali dell’alta gerarchia, […] di défaillances della gerarchia. Ed è interessante notare che la parola défaillance nel Dizionario Larousse ha questi significati: “incapacità di svolgere pienamente il proprio ruolo o funzione, inabilità. Perdita improvvisa e momentanea di una facoltà”»[3].
In un colloquio tra Suor Lucia e il padre Agostino Fuentes (26 dicembre 1957) la veggente disse: «La punizione del Cielo è imminente. […]. Dio ha deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Non ce ne saranno altri. Quando Egli vede che il mondo non presta alcuna attenzione ai Suoi messaggi, allora ci offre “con un certo timore” l’ultima possibilità di salvezza: l’intervento della Sua Santissima Madre. Lo fa “con un certo timore” perché, se anche quest’ultima risorsa non avrà successo non potremo sperare più in nessun tipo di perdono dal Cielo. Non dimentichiamoci che Gesù Cristo è un figlio molto buono e non ci permetterà di offendere e disprezzare la sua santa Madre»[4].

Giovanni Paolo II ha detto a Fatima (13 maggio 1982): “Minacce quasi apocalittiche incombono sulle nazioni e sull’umanità”.

Socci nel suo ultimo libro molto interessante (La profezia finale) cita la beata Caterina Emmerich che il 13 maggio del 1820 scriveva: “Ho avuto una visione su due chiese e due papi […]. La chiesa più grande era una strana chiesa, non voluta dal Cielo, una contraffazione della Chiesa, la vidi accrescersi e vidi eretici di tutte le condizioni venire a Roma, ma ho visto una Chiesa più piccola e perseguitata, che è la vera Chiesa cattolica” (op. cit., p. 60).

Socci cita anche le apparizioni della Madonna a Quito in Ecuador a Suor Mariana Francisca de Jésus Torres y Berriochoa (1563-1635) e scrive che la Madonna nel lontano XVII secolo chiedeva alle “anime consacrate di immolarsi per gli uomini del XX secolo, che saranno le preferite del Suo Cuore, perché in quel periodo l’Inferno si scatenerà e molte anime si perderanno” (op. cit., p. 76).
Quindi, Socci, termina citando le quindici apparizioni della Madonna a Civitavecchia (nel 1995) in località Pantano (ove ora sorge la chiesa di S. Agostino) nelle quali la Madonna ha parlato di una “minaccia di un conflitto nucleare tra l’Occidente e l’Oriente, la Terza Guerra Mondiale” (op. cit., p. 86).
Queste sono Rivelazioni private, ma son state approvate dalla Chiesa. Quindi non si deve dar loro un assenso di fede, ma neppure è lecito disprezzarle. Esse convergono in maniera impressionante con le circa sessanta apparizioni che la Madonna della Rivelazione riservò a Bruno Cornacchiola dal 1947 al 2001[5], di cui ne cito una soltanto: “I pastori del gregge non fanno il loro dovere. Troppo mondo è entrato nella loro anima per dare scandalo al gregge e sviarlo dalla via. […]. Prima che la Russia si converta e lasci la via dell’ateismo, si scatenerà una tremenda e grave persecuzione. Pregate, si può fermare. […]. Allontanatavi dalle false cose del mondo: vani spettacoli, stampe d’oscenità. […]. Satana è sciolto per un periodo di tempo e accenderà tra gli uomini il fuoco della protesta. Figli, siate forti, resistete all’assalto infernale. […]. La Chiesa tutta subirà una tremenda prova, per pulire il carname che si è infiltrato tra i suoi ministri. […]. Sacerdoti e fedeli saranno messi in una svolta pericolosa nel mondo dei perduti, che si scaglierà con qualunque mezzo all’assalto: false ideologie e teologie. […]. Vi saranno giorni di dolori e di lutti. Dalla parte d’oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo e spezzerà le cose più sacre e sante. […]. Il mondo entrerà in un’altra guerra, più spietata delle precedenti; maggiormente sarà colpita la Rocca eterna (Roma). L’ira di satana non è più mantenuta; lo Spirito di Dio si ritira dalla terra, la Chiesa sarà lasciata vedova, sarà lasciata in balìa del mondo. […]. La colpita maggiormente sarà la Chiesa di Cristo per nettarla dalle sozzure che vi sono dentro. […]. I sacerdoti saranno calpestati e trucidati, ecco la croce rotta vicino alla talare dello spogliamento esteriore sacerdotale” (Saverio Gaeta, Il veggente. Il segreto delle tre fontane, Milano, Salani, 2016, pp. 80-88).
Mala praevisa minus feriunt / i mali previsti fan meno male” perché abbiamo la possibilità di ricorrere alla preghiera, alla penitenza e alla conversione sincera. Più di questo oggi non si può fare. Il male è più potente delle anime fedeli, che cercano sinceramente Dio, ma l’Onnipotenza divina da ogni male e castigo sa trarre un bene maggiore. È con questo spirito di contrizione unito alla fiducia che dobbiamo affrontare la prova finale la quale incombe oramai sui nostri capi (v. la situazione in Siria, ove gli Usa minacciano di bombardare Damasco e la Russia di Putin mette in guardia che quest’atto scatenerebbe una guerra atomica di portata mondiale).
Regina Martyrum ora pro nobis!
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2016/07/don-curzio-nitoglia-tremendi-castighi.html
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