Una storia che lascia col fiato sospeso, una donna sta per suicidarsi ma ecco che entra in scena un “angelo custode”.
Il fatto accaduto a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli ci lascia un messaggio di grande speranza.
Una testimonianza che rimane un esempio di grande carità e ci insegna il coraggio ma anche la forza di andare avanti, perché la vita è solo una e non va buttata così. Questo è ciò che una carabiniera ha tentato di far capire, riuscendoci, ad un’altra donna come lei che stava tentando l’insano gesto di uccidersi.
La donna voleva gettarsi giù dal balcone di casa sua poiché stanca e sfinita dei continui maltrattamenti ai quali il suo compagno la sottoponeva. Una vita che, per la donna, non valeva la pena di esser vissuta in questo modo, ma che invece, la giovane militare ha cercato di dissuadere e convincere che c’è sempre una via d’uscita a tutto.
La scintilla al suicidio è stato, per la donna, l’ennesimo episodio di violenza accaduto. Intorno alle 22, un’altra e sempre violenta lite in famiglia dove ad avere la peggio era sempre lei. La segnalazione arrivata al 112 proveniva da San Giorgio a Cremano, cittadina alle porte di Napoli.
Ma stavolta la donna non ce la faceva più. aveva intenzione di finire lì quella vita di botte e soprusi, gettandosi nel vuoto dal balcone di casa sua. Quando i Carabinieri, allertati dalla segnalazione, sono giunti sul posto, si sono trovati davanti la scena di quella donna che, in bilico sul balcone di casa, minacciava di gettarsi di sotto.
Poco più in là, un uomo stava correndo via e lei lo indicava: era il suo compagno, quello che l’aveva maltrattata poco prima. L’uomo viene, sì, bloccato ed arrestato dai Carabinieri, ma la donna invece era ancora lì sul balcone. Si doveva fare qualcosa.
Ed ecco che, qui, l’angelo custode arriva. Ha un nome: si chiama Sonia, ha 30 anni, ed è anche lei un Carabiniere. Il racconto di Sonia è molto dettagliato e parte proprio dal fatto che la donna era intenzionata ad uccidersi, tanto che non le rivolgeva nemmeno uno sguardo.
Aveva già una gamba nel vuoto, ma le dolci parole di Sonia sono riuscite a entrarle nel cuore e il contatto fra le due ha iniziato ad instaurarsi: “Quando ho capito che, fra di noi, c’era empatia, le ho detto che la vita è un bene prezioso” – ha raccontato la giovane militare.
E così, parola su parola, Sonia ha cercato di far rinsavire la donna. La Carabiniera le spiega che la vita è preziosa e che lei non deve gettarla via per colpa di quell’uomo. La difficoltà di instaurare un rapporto di fiducia, di far si che le sue parole penetrassero nel cuore della donna: questa è stata la paura di Sonia ma, allo stesso tempo, la sua forza nell’andare avanti e non interrompere quel contatto.
La paura e il panico, ma anche la rabbia: questo è quello che Sonia leggeva sul volto della donna. Ma alla fine ha deciso di ascoltare la giovane militare e di desistere dal suo insano gesto. Nonostante le violenze subite anche precedentemente, la donna non aveva mai denunciato quell’uomo.
Ora, grazie anche all’iuto di Sonia, piano piano riuscirà a riprendere in mano la sua vita.
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