Statua di San Michele lacrima sangue | C’è un legame con quello che sta accadendo?

Mentre si consuma il duro conflitto che sta tenendo il mondo col fiato sospeso, avviene un fatto che ha del miracoloso, apparentemente non collegato, ma in realtà un legame ci sarebbe. 

Proprio in questi eventi, qualora venissero confermati dalla Chiesa, sembrerebbe quindi prendere luce la vicinanza del Signore ai suoi figli nel momento del dolore più grande.

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La statua di San Michele a Kiev – photo web source

Soltanto pochi giorni prima che il mondo cominciò a vedere ogni giorno le immagini del dramma che sta avvenendo in Ucraina, una statua di San Michele Arcangelo, Santo Patrono di Kiev, emetteva un liquido scuro che sembra si tratti di sangue. Tutto ciò, geograficamente dall’altra parte del mondo.

Il fatto miracoloso della statua di san Michele

La proprietaria della statua si chiama infatti Alicia Martinez, ha 57 anni e vive a Broomfield, in Colorado. La donna ha definito in un’intervista alla CNA il fatto “inspiegabile”. Ha spiegato che tutto è accaduto mentre stava parlando con un’amica, quando una delle coinquiline ha bussato alla porta della sua camera in preda all’agitazione.

La coinquilina le chiede, tremante, di venire a vedere cosa stava succedendo. La statua di san Michele stava infatti sanguinando dal lato destro della sua testa, con il sangue che dalla fronte passava intorno agli occhi, senza però entrarvi dentro. Così la donna cominciò a rivolgersi spontaneamente a Dio, l’unica cosa che riuscì a fare in quel momento.

“Ho detto: Dio, o è qualcosa di buono o qualcosa di brutto. Non so cosa sia, ma qui sta succedendo qualcosa”, ha raccontato durante l’intervista, spiegando di avere sentito in quel momento una sensazione interiore positiva. “Non sembrava che fosse qualcosa di brutto. È stata una sensazione inspiegabile, ma bellissima”.

L’arcidiocesi di Denver è stata informata dell’accaduto

Alicia dopo l’accaduto ha contattato un suo amico prete in Messico, che le ha detto di pregare e di essere felice perché Dio ha voluto rendere la sua casa benedetta. Un’altra sua amica suora le ha invece detto che il sangue si sarebbe fermato una volta raggiunta la testa del diavolo. Di fatto, è stato esattamente così. Per una settimana la statua ha sanguinato finché non ha raggiunto la figura del diavolo.

L’arcidiocesi di Denver ha spiegato che è stata informata dell’accaduto e che ora si occuperà di indagare sul fatto per potere dare un giudizio. “Affinché la Chiesa prenda una posizione ci vorrebbe una lunga indagine, approfondita e complessa”, ha infatti commentato il parroco di Nostra Signora Madre della Chiesa nella vicina Commerce City, monsignor Jorge de Los Santos.

La donna nel frattempo è stata anche messa in contatto con un rappresentante dell’arcidiocesi di Denver delegato ai casi ritenuti miracolosi, e ora insieme capiranno come procedere su questo evento. Di fatto, però, è molto interessante notare che San Michele Arcangelo è anche il patrono della città di Kiev, in questi giorni sotto il fuoco del conflitto e sotto i riflettori del mondo intero.

In Ucraina il culto dell’Arcangelo Michele ha più di mille anni

In Ucraina infatti il culto dell’arcangelo ha più di mille anni ed è simbolo di una nuova “luce” dopo un periodo oscuro, ovvero della vittoria della luce sull’oscurità, tanto che ancora oggi i cristiani di Kiev e ucraini vivono con molta intensità la protezione di San Michele. Un legame millenario che con il tempo si è rafforzato sempre più, in particolare grazie anche all’edificazione di numerosi luoghi di culto dedicati all’arcangelo.

Nello specifico, la venerazione per San Michele Arcangelo nell’Oriente risale al IV secolo grazie alla venerazione dell’imperatore bizantino Costantino il Grande, e ancora oggi un gran numero di chiese sono dedicate in onore di San Michele Arcangelo in tutta Ucraina.

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Nell’anno liturgico della Chiesa orientale sono due le feste dedicate a San Michele, e oggi più che mai i cristiani ucraini lo stanno invocando, davanti al male della guerra che prospera. Nel centro di Kiev si trova una statua dell’Arcangelo San Michele con uno scudo e una spada, che si erge come protettore della capitale dell’Ucraina e dell’intero paese.

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La statua di San Michele su cui è comparso liquido che sembra apparentemente sangue – photo web source

La statua si trova sopra la “Porta Liadsky” in Piazza Indipendenza a Kiev ed è stata collocata in quel punto nel nel 2002 e costruita con bronzo e oro. Sempre l’Arcangelo San Michele si trova anche al centro dello stemma della capitale ucraina, dopo che nel 1969, durante il regime comunista, la sua figura fu sostituita da quella delle foglie di castagno.

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Dopo la caduta dell’Urss, tuttavia, nel 1995 San Michele è stato reincorporato come centro dello stemma della città. In Italia, la Basilica di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo e il monastero dorato di San Michele a Kiev sono legati nella preghiera con la richiesta di intercedere per il popolo di Kiev e per tutte le nazioni del mondo. Oggi più che mai l’Arcangelo ha mostrato la sua vicinanza all’umanità intera, e c’è bisogno che i cristiani lo invochino con intensità e fiducia.

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