Un momento di panico generale, e al tempo stesso, si è scatenata preoccupazione, come se si trattasse di un cattivo presagio, e anche indignazione. Il tutto è successo in Campania.
Durante una processione, qualcosa “è andato storto” è, a farne le spese, è stata la statua della Madonna che, proprio in processione stava per esser portata. Un incidente che, in molti, pensano poteva essere evitato.
Una distrazione? Un ancoraggio della sacra immagine che non è pienamente riuscito? Sta di fatto che, quando accadono questi spiacevoli episodi, la visione più tradizionale e popolare prende il sopravvento su quella prettamente sacra e liturgica.
Vediamo insieme cosa è successo, cercando di capire meglio.
Paura durante la processione: cade la Madonna
Una scena che, forse, anche in altre parti d’Italia e non solo, purtroppo, è capitato di vedere. Piccola negligenza, un attacco alla base che non è avvenuto come si deve: tante possono essere le motivazioni. Sta di fatto che, proprio all’inizio di quello che sarebbe stato il suo cammino per le strade della cittadina, la sacra immagine è caduta.
Siamo a Mirabella Eclano, in provincia di Avellino è la statua in questione è quella della Vergine Maria che sta uscendo dalla chiesa per esser portata in processione. È la statua della Madonna del Carro, la cui devozione è molto profonda e radicata proprio in questo territorio. Tutti i fedeli e, anche, i pellegrini di passaggio, sono lì che aspettano con trepidazione che Maria passi pe le strade, sotto le loro case e benedica e ascolti le preghiere.
Ma qualcosa è andato storto e a documentarlo è stato un video (condiviso online da Enzo Costanza) che, immediatamente, ha fatto il giro del web. Un errore umano senza dubbio, come dicevamo all’inizio: la statua che non è stata ben attaccata alla base. Ebbene sì, proprio mentre il trono con su la statua della madonna del Carro sta per uscire dalla chiesa, ecco che sul sagrato accade qualcosa che, i più pignoli, hanno visto come “un cattivo presagio”.
La statua di Maria cade dalla base e ruzzola a terra. Lo stupore generale, le urla di chi assiste impotente a tutto questo, anche dai balconi o dalla strada. Ma, dall’altro lato, c’è anche chi prontamente, a partire dai portatori e da chi aveva organizzato la processione, corre a recuperare l’immagine di Maria per capire cosa è successo.
Si scatena il panico tra i fedeli
La statua si è staccata dal supporto in legno. per fortuna, nulla di grave, nessun danno all’immagine sacra quanto anche a chi ha assistito a tutto questo. In poco tempo, Maria è stata riposizionata sul suo trono e il tutto è ripartito. Un lieve danno sì, ma il tutto si è risolto nel migliore dei modi. Il panico fra i fedeli e i devoti lì presenti è stato palpabile e la calma e la tranquillità sono ritornate soltanto quando è stato visto riposizionare la statua della Madonna sul suo trono e la processione è ripartita.
Panico e sgomento sì ma, come capita spesso, allo stesso tempo, sono stati in molti a vedere in questo segno (anche se, lo dicevamo all’inizio, si è trattato di certo, di un errore umano nel posizionamento e nell’attacco alla base della struttura per la processione della statua stessa) un cattivo presagio. Un po’ come accade, a Napoli, quando il miracolo dello scioglimento del sangue di San Gennaro non avviene e tutti, pensano si tratti di un qualcosa di cattivo che sta per avvenire.
Ovviamente, si tratta di quando il profano prende il sopravvento sul sacro, e questo è tipico della credenza popolare. Dalla parrocchia di Santa Maria Maggiore di Mirabella Eclano, proprio in base a ciò che è successo, è stato diffuso un messaggio: “La caduta della statua, che ci ha turbato profondamente, non deve alimentare superstizioni o interpretazioni infondate.
Si è trattato di un piccolo incidente, che non ha provocato feriti e ha causato solo un danno minimo, facilmente riparabile. Piuttosto, questo evento ci invita a riflettere. Maria ci insegna che le cadute e le difficoltà sono parte della vita, ma con la fede, l’aiuto del Signore e il sostegno della comunità, possiamo sempre rialzarci”.
video: Corriere della Sera/ Facebook: “Ci vuole Costanza”