La decapitazione della statua della Madonna in Francia è l’ennesimo e preoccupante attacco ai simboli della cristianità che sta avvenendo in Oltralpe.
Reazioni da parte di alcuni esponenti della politica, da cui arrivano messaggi che esprimono grande indignazione. Tra cui emerge quello lanciato sui social dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che esprime tutta l’indignazione per l’ennesimo gesto insano e malevolo nei confronti del cristianesimo in Francia.
Questa volta è stata la statua della Vergine Maria a Tarn-et-Garonne della regione Occitania, nel sud ovest della Francia, ad esser stata presa di mira. I vandali, in questo caso, hanno deciso di decapitare la bellissima statua. Ma l’indignazione, in tal senso, non si lega esclusivamente al terribile gesto: è ormai troppo tempo che i simboli cristiani in Francia sono vittime di una lunga serie di duri attacchi.
Il messaggio di Giorgia Meloni, lanciato sulla sua pagina Facebook esprime dolore e rabbia. Dolore perché, come la leader politica scrive sui social, “è un’immagine che colpisce e fa riflettere”. Al tempo stesso, la rabbia sfocia dal momento che “i grandi media fanno finta di non vedere”, catapultando tutto ciò in uno “spaventoso silenzio”.
Il cristianesimo d’oltralpe, con questo gesto, viene ancora una volta preso di mira e attaccato duramente. Salta agli occhi che questo grave atto di vandalismo, si è verificato a pochi giorni dal terribile attentato di Nizza, dove hanno perso la vita uomini e donne, così come ricordato dalla stessa Meloni. Se questa volta ad esser presa di mira è stata una statua della Vergine, la Francia ha conosciuto, nel recente passato, attentati di ogni tipo: dalle Chiese profanate e distrutte a “cimiteri vandalizzati”. Basti poi pensare agli atroci episodi dello scorso anno, quando nel mese di marzo, la storica Chiesa di St. Sulpice è stata incendiata o quando a Nimes i Vandali hanno saccheggiato l’altare della chiesa di Notre-Dame des Enfants.
È un tempo di grande prova! Si susseguono i segnali che ci fanno comprendere la gravità della situazione, la necessità di un urgente ritorno a Dio, e di tanta preghiera e offerta fatta col cuore.
Simona Amabene
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