La fondazione ‘Fratelli dell’Ave Maria’ si occupa di raccogliere contributi per i bambini handicappati e ogni anno organizza dei pellegrinaggi per tutta Italia che spesso partono da Sanremo. Dietro all’origine di questa opera benefica c’è un miracolo prima nascosto e poi riportato alla luce nel 1960 da Papa Paolo VI quando ancora era semplicemente il Cardinale Montini. Il miracolo in questione è la guarigione di Maddalena Carini dalla tubercolosi.
Nata l’11 marzo del 1917, Maddalena comincia ad avere problemi polmonari a soli 10 anni, focolai di malattia alla pleura, al rachide dorsale, al peritoneo si susseguono e la costringono a curarsi al sanatorio fino all’età di 20 anni. Per otto anni le cure continuano a casa, ma senza sortire effetti, così, i suoi familiari cominciano un giro degli ospedali in cerca di una cura definitiva, ma ne l’ospedale di Pavia, ne il sanatorio di Sanremo riescono a farla stare meglio e nel 1948 (quando la ragazza aveva 31 anni) la tubercolosi era ormai allo stadio finale e l’aveva ridotta ad uno scheletro (pesava solo 32 chili).
La situazione è disperata, a Maddalena e famiglia non resta che affidarsi al signore, vanno in pellegrinaggio alla grotta di Sanremo e in agosto la ragazza si sente improvvisamente meglio: nessuno attorno a lei si è accorto di quel miglioramento, Madalena per la prima volta da 20 anni non ha alcun dolore, ma in un primo momento decide di non dire niente. Sulla strada del ritorno la giovane comunica la sua sensazione di essere e guarita e dopo i controlli medici di routine viene mandato un fascicolo all’Arcivescovo di Milano, ma per qualche ragione il fascicolo viene ignorato.
Passano 12 anni e il Cardinale Montini si imbatte nella storia di guarigione di Maddalena, ed in breve tempo, il futuro Papa, fa riconoscere ufficialmente il fatto come “Guarigione Miracolosa”.