Si avvicina il momento in cui il Vescovo di Varsavia e Praga Henryk Hoser affronterà il viaggio nel paesino bosniaco di Medjugorje per esaminare e correggere la direzione pastorale della Diocesi. Da quando, l’11 febbraio, l’ufficio stampa Vaticano ha dato comunicato che il Vescovo è stato nominato messo speciale dal Papa, le voci riguardanti le motivazioni che hanno indotto a questa scelta sono state numerose, il timore più grosso è che il Papa voglia mandare un controllore per stabilire la veridicità delle apparizioni.
Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che il compito del Monsignor Hoser è di tutt’altro tipo, in svariate interviste l’Arcivescovo polacco ci ha tenuto a precisare che non spetta a lui giudicare la veridicità delle apparizioni mariane, per quello è stata inviata una commissione apposita guidata dal Cardinale Camillo Ruini che ha svolto indagini per cinque anni ed ora esamina il tutto con la dovuta calma per stabilire se si tratta di un fenomeno divino.
Il motivo del viaggio è quindi quello di offrire una consulenza pastorale, d’altronde il compito gli è stato affidato perché l’arcivescovo ha esperienza pluriennale nella disamina e nella guida dell’attività pastorale in luoghi in cui ci sono pareri ed indirizzi contrastanti: si tratta del quarto incarico come messo speciale del Papa, le prime due si sono svolte in Togo e Benin per la questione seminari, e l’ultima in Ruanda poco dopo il genocidio per ricostruire una diocesi forte che riuscisse ad aiutare una popolazione distrutta (questo incarico è durato un anno e mezzo).
Se nei precedenti incarichi c’era un problema di vocazione o un duro lavoro di ricostruzione, in un paese florido di vocazione e fede come Medjugorje la guida pastorale sarà principalmente per i pellegrini, l’Arcivescovo Hoser infatti si dedicherà all’ascolto delle testimonianze dei fedeli e cercherà di coordinare le attività pastorali affinché i pellegrini possano essere seguiti e guidati al meglio. Nel contempo Hoser farà visita al Vescovo di Mostar, Ratko Peric, che nei giorni scorsi ha avuto parole dure sulle apparizioni e sulla diocesi di Medjugorje e l’ordine Francescano che da tempo si schiera contro la veridicità del fenomeno.
Proprio la notizia che l’inviato speciale del Papa farà visita ai contestatori del luogo di culto mariano ha gettato nello sconforto i fedeli che ritengono di aver trovato la fede dopo il pellegrinaggio, ma lo stesso Hoser ha spiegato che si tratta di visite dovute per comprendere al meglio tutta la situazione pastorale e che i fedeli devono stare tranquilli perché un luogo come questo che genera devozione e conversioni è assolutamente positivo.
Gli fa eco il Cardinale Muller che spiega come l’indirizzo della Chiesa non cambierà in base a quello che succede a Medjugorje o in altri luoghi di culto mariano come Lourdes o Fatima, dunque i fedeli stiano tranquilli perché: “La questione non cambierà nulla dell’insegnamento della Chiesa sul culto mariano. Se a Medjugorje si è sviluppato il culto mariano, se vi arrivano folle così imponenti, è un posto in cui il culto mariano si rafforzerà: la Madre di Dio può essere venerata ovunque, soprattutto nei luoghi in cui questa venerazione è così feconda”.
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