Storia di una Possessione demoniaca!

“Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi.”  (1Pietro 5, 8-9).

E’ alle porte delle nostre case, nell’ambiente lavorativo, tra i nostri pseudo amici … dappertutto, rendiamocene conto e vigiliamo, imbracciando lo scudo della fede.

Il demonio è il principe di questo mondo, non ci stupisca quindi che voglia fare della Terra il suo regno. Molte sono le testimonianze di persone che come Rosanna -di cui vi parlerò tra poco- si sono ritrovate ad essere invase dal male, loro malgrado, e hanno dovuto assistere allo sgretolarsi della propria vita, giorno dopo giorno, impotenti e increduli.

Rosanna racconta che tutto il suo malessere cominciò all’improvviso. I sintomi erano inizialmente quelli comuni ad una qualunque malattia, forse ad una semplice influenza: nausea, vertigini, dolori alla schiena, allo stomaco. Poi tutto divenne cronico e debilitante. Non poteva più condurre una vita normale, sopraffatta dalla stanchezza e da continui disturbi che la portarono più volte a ricoverarsi. Lo ricorda lei nel libro di Don Gianni Sini “Che diavolo sei?”.

La mancanza di concentrazione e di lucidità aumentavano e Rosanna dovette affrontare diversi controlli medici, da cui non ebbe assolutamente nessun riscontro. Nulla spiegava il suo stato fisico, il reflusso gastrico, gli svenimenti, le allergie cutanee improvvise, le coliche, gli occhi che lacrimavano, gli sbalzi di umore che la portavano ad essere irrequieta e irascibile.

Molti dottori cominciarono a consigliarle una visita psichiatrica, non sapevo in quale altro modo aiutarla, mentre lei cominciava ad avere sintomi di depressione e pensieri di suicidio. Si aggiunsero anche strane ed inquietanti visioni notturne, sensazioni inspiegabili, luci che si accendevano e si spegnevano, strane ombre, insetti che comparivano nella sua camera da letto.

Non si sentiva più se stessa, ma ebbe comunque la forza di rivolgersi ad un sacerdote e fu padre Igino Troiani il primo a dirle che era vittima di un maleficio: “consisteva nel nuocere ad un’altra persona, attraverso l’intervento del demonio”.

“Mi portava a dormire per giorni di seguito senza nutrirmi e senza funzioni fisiologiche e, a malapena, riuscivo a rispondere al telefono ai miei genitori … mi faceva sentire dei passi, la presenza di persone in casa, tanto da andare a verificare e, proprio in quel frangente, mi veniva bloccato il braccio che volevo utilizzare per accendere la luce o prendere il telefono per chiedere aiuto, ma in due, forse in tre, mi bloccavano la faccia per non farsi vedere, mentre invano provavo ad urlare, ma senza poter emettere la voce.”.

Rosanna cominciò un lungo cammino di esorcismo e  di liberazioni, incontrando diversi sacerdoti, come Padre Daniele Libanori. Un giorno però “Dopo aver trovato tra i miei piedi, mentre cercavo di studiare tra un rosario e l’altro, una piccola immaginetta dall’aspetto sacro, con il disegno di una coda di scorpione, e una serie di incisioni a forma di croce, ritornai nuovamente dal padre Daniele per chiedere un ulteriore esorcismo. Nonostante queste ragioni, lui si rifiutò, adducendo di non poter far altro per me.”.

Rosanna conobbe poi Padre Vincenzo Taraborelli. Stava sempre peggio, specie quando incrociava lo sguardo della sua amica Giusy, e cominciarono anche a verificarsi delle disgrazie in famiglia. “Purtroppo in questi lunghi anni, tutti i vari esorcisti ai quali mi ero rivolta, aveva minimizzato e ridotto il mio problema.”.

Seguì finalmente l’incontro con Don Gianni Sino, dopo tanto aver sofferto e cercato. Fu lui a guidarla nella comprensione che l’artefice del suo maleficio fosse proprio Giusy, fidanzata di un suo caro amico, forse per semplice gelosia, facendole bere dell’acqua, “Si riuniscono di notte, invocando il maligno, proprio come i figli di Dio si ritrovano nelle chiese per invocare il Signore.”.  

Il combattimento di Rosanna è stato lungo, probabilmente si è sentita molte volte sola e abbandonata, vicina alla pazzia.

Non è ancora finito. Lei lotta tutti i giorni contro il leone ruggente che la rincorre ad ogni suo respiro e il cui solo scopo è divorarla, facendole perdere per sempre la speranza di salvezza.

Purtroppo non esistono molti sacerdoti esorcisti, ne molta coscienza di quanto il male possa essere subdolo e alloggiare nelle nostre vicende, nei progetti, nei nostri affetti o insinuarsi tra le nostre buone intenzioni.

“Ecco, temere Dio, questo è sapienza e schivare il male, questo è intelligenza.” (Giobbe 28, 28).

Preghiamo per questa nostra sorella che è ancora in combattimento per essere liberata.

Ecco un Video delle Iene che parla di possessioni demoniache: http://www.iene.mediaset.it/puntate/2014/09/24/pelazza-possessioni-demoniache-e-psichiatria_8719.shtml

 

 

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