La vita dell’uomo che ha donato tutto per vivere testimoniando e imitando Cristo diventa un film, che potrà così diffondere la conoscenza della vita di questa straordinaria figura.
La distribuzione della pellicola è stata infatti in un primo momento rallentata dalla pandemia ma ora riprenderà in molte sale di tutta Italia.
Le parole e la vita di padre Olinto Marella sono rimaste nei cuori dei tanti che lo hanno conosciuto e che lo stanno conoscendo tuttora. Tanto da ricordarlo come la “coscienza di Bologna”. Marella testimoniò il Vangelo non con parole o gesti ma con la sua stessa vita.
La figura di Padre Marella
Tutti lo conoscono tramite una nota fotografia che lo vede seduto a un angolo della città, con il piattino delle offerte grazie a cui sosteneva opere di beneficienza. Pochi sapevano invece che si trattava di un professore molto colto, che ha insegnato per una vita filosofia presso il Liceo Minghetti e il Galvani, dopo averlo fatto a Rieti, città in cui incontrò anche l’allora giovane Indro Montanelli.
“L’amore di Cristo ci sollecita, ci spinge, non ci lascia tranquilli, ci inquieta. L’amore vero sazia e, allo stesso tempo, è sempre in ricerca”, ha commentato il cardinale Zuppi, arcivescovo di Bologna, ricordando padre Marella.
Ora la sua stessa vita è diventata un film, dal titolo “La Sorpresa – L’Eccezionale Storia di Padre Marella”, ad oggi presentato in sala a dicembre al Cine Teatro Antoniano di Bologna, e poi fermo a causa delle difficoltà di programmazione dovute alla pandemia.
Gli appuntamenti
Ora sono previsti diversi appuntamenti prossimi nel mese di marzo in tutta Italia. Nel film si racconta la sua esistenza plasmata da una spiritualità profonda e segnata da un abbandono totale alla Provvidenza di Dio.
Sarà la stessa arcidiocesi di Bologna a realizzare il lungometraggio, con il contributo di soggetti pubblici e con il coinvolgimento di diverse realtà. Oltre a queste, parteciperanno più di 350 persone in un cast di attori non professionisti.
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Ad interpretare padre Marella sarà l’attore Stefano Abbati, mentre invece la realizzazione del lungometraggio è stata affidata all’Ufficio diocesano della Pastorale sociale e del lavoro, insieme a “Made Officina Creativa”. La regia sarà invece del direttore artistico del Meeting di Rimini Otello Cenci.
Il suo insegnamento e la definizione di “coscienza di Bologna”
“Padre Marella, definito da tutti i bolognesi ‘la coscienza di Bologna’, era un uomo davanti al quale era impossibile rimanere indifferenti. Questo lo si capisce dalle tantissime testimonianze attraverso cui lo abbiamo conosciuto e da cui abbiamo tratto ispirazione per la scrittura del film“, ha affermato Cenci intervistato da Acistampa.
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“Il suo insegnamento attinge dall’esperienza cristiana ed è valida oggi come 2000 anni fa. La nostra società ha bisogno di persone che illuminate da un incontro eccezionale diventano capaci di donarsi totalmente per il bene comune e valorizzare l’altro scommettendo sulla sua libertà”.