Stringersi forte al cuore di Dio più che a ogni altra cosa al mondo vuol dire non rimanere mai delusi ed aver trovato quell’amore che non deluderà mai.
Il Signore parla di pace al suo popolo, e ai suoi fedeli e a quanti ritornano a lui con tutto il cuore. (Sal 84,9)
Recavano scritto sulla fronte il nome di Cristo e il nome del Padre suo.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Ap 14,1-3.4b-5
Io, Giovanni, vidi: ecco l’Agnello in piedi sul monte Sion, e insieme a lui centoquarantaquattromila persone, che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo.
E udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di cetra che si accompagnano nel canto con le loro cetre. Essi cantano come un canto nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e agli anziani.
E nessuno poteva comprendere quel canto se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra.
Essi sono coloro che seguono l’Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia.
Parola di Dio
R. Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito. R.
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli. R.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. R.
Vide una vedova povera, che gettava due monetine.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,1-4
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Parola del Signore
Nel Vangelo di oggi c’è l’esempio di una donna che ha amato davvero e ha confidato profondamente nel Signore. All’epoca fare un’offerta al tempio aveva una valenza forse diversa da oggi, poiché era ancor più legata direttamente alla presenza di Dio: le offerte servivano infatti per bruciare gli olocausti e quindi per la ricerca di comunione e unione con Dio.
Quella donna, che aveva solo due monetine, aveva offerto più di tutti, donando direttamente a Dio tutto quello che aveva. Fidandosi quindi della sua provvidenza e onorandolo con un piccolo ma grandissimo gesto. Quella donna con quel gesto estremo si è fidata che Dio le avrebbe dato la sua giusta ricompensa: la sua provvidenza.
Ecco come Dio benedice, come dice il salmo, chi non ha idoli: chi cioè non dona tutto sé stesso a qualcosa del mondo che non sia Dio, come Persona degna di tutto il nostro amore.
Stringersi al cuore di Dio e confidare in lui più che in ogni altra sua opera, ci consentirà di non restare mai delusi.
Il suo amore infatti non delude mai e non ci farà mai mancare il suo conforto e la sua provvidenza, in tutto ciò che facciamo. Se avremo sperato in lui, nessuno dei nostri sacrifici, sforzi quotidiani, nessuna delle sofferenze passeranno inosservate, e ci consentiranno di poter sentire ancor meglio il suo abbraccio di Padre, che non tarderà a farci sentire.
Elisa Pallotta
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