Studio dimostra che i Cristiani sono i religiosi più perseguitati al mondo

Ogni anno sono decine i casi di cristiani brutalmente uccisi nel mondo e questo fenomeno sembra non accennare a diminuire. Ci sono altre religioni che sono vittime di persecuzione? Ovviamente sì, ma secondo uno studio il cristianesimo è la religione più perseguitata al mondo.

I cristiani sono i religiosi più perseguitati

I casi recenti di persecuzione

Negli ultimi mesi abbiamo assistito a casi di violenza, intolleranza e vera e propria persecuzione ai danni dei cristiani. L’episodio più noto è sicuramente quello di Asia Bibi, la donna cristiana ingiustamente condannata in Pakistan che per 9 anni è stata in carcere e che ha rischiato di essere giustiziata solo per la sua fede. Il suo caso si è concluso nel migliore dei modi, ma tutta la vicenda dimostra il livello di intolleranza a cui sono costretti a sottostare i cristiani in alcune parti del mondo.

Quello di Asia Bibi è stato il caso emblematico e mediatico di un fenomeno più esteso che riguarda soprattutto l’Africa e l’Asia, ma che può verificarsi anche in altre parti del mondo. L’ultima strage cristiana si è verificata il 15 maggio scorso in Indonesia, quando dei fondamentalisti hanno fatto esplodere tre bombe in tre differenti chiese causando la morte di centinaia di persone. A quella tragedia si aggiungono altri episodi in cui fedeli e sacerdoti vengono uccisi da guerriglieri armati in Africa.

I cristiani sono i religiosi più perseguitati al mondo

Uno studio condotto dal Center for Study of Global Christianity dimostra come i cristiani siano i religiosi più perseguitati al mondo. I dati dello studio sono aggiornati al dicembre del 2016, ma riescono in ogni caso a fornire un quadro d’insieme di quella che è la condizione in cui sono costretti a vivere i cristiani in alcune zone del globo. Secondo lo studio nel 2016 sono stati uccisi 90 mila cristiani, un dato inquietante anche per costanza se si pensa che nel decennio 2005-2015 il numero di cristiani uccisi arriva a 900.000. I dati dimostrano come il 70% degli assassini avvenga in Africa e la restante percentuale si suddivide tra Medio Oriente e Asia, con una piccolissima parte in America Latina (principalmente Messico).

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Luca Scapatello

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