Sufjan Stevens: “Gesù si vergognerebbe di tutti noi”

Negli ultimi anni il “Problema” rifugiati è diventato uno degli argomenti di discussione politica più importanti. L’opinione pubblica è divisa tra chi sostiene che non si dovrebbe offrire asilo a queste persone e chi invece fa notare che l’accoglienza è uno dei punti cardine della nostra società. Inoltre ci sono capi di governo che fomentano l’odio razziale e puntano il dito contro i rifugiati, sostenendo che sono loro il problema principale della società odierna, la causa della crisi economica attuale.

Uno di questi è sicuramente Donald Trump, questo ha prima basato la sua campagna sulla costruzione di un muro divisorio tra Stati Uniti e Messico e poi proposto di bandire dal suolo americano non solo i rifugiati, ma tutte le persone provenienti dai cinque maggiori paesi islamici. Le dichiarazioni e le azioni del presidente USA hanno suscitato diverse polemiche a livello internazionale e molti personaggi pubblici si sono schierati contro quello che sembra un passo indietro nel riconoscimento dei diritti d’uguaglianza tra i popoli.

Tra le celebrità che si sono opposte alle restrizioni nell’accoglienza c’è anche il cantante cristiano Sufjan Stevens, il quale ha espresso il suo disappunto per la situazione attuale in una lettera aperta scritta sul suo profilo Twitter e rivolta all’America. Il concetto che fa emergere Stevens è che Gesù si vergognerebbe del nostro atteggiamento, quindi aggiunge: “Tutti siamo clandestini e rifugiati, perché tutti veniamo da altri paesi in un mondo che cambia selvaggiamente che è dominato da confini superflui costruiti da sangue e guerra. Tutti noi veniamo da qualche altra parte”.

Il cantante continua esplicitando il suo pensiero: “In breve, la nostra libertà e il privilegio si basa sugli eventi sfortunati che hanno portato alla decimazione e alienazione di altri. Questo è ciò che significa essere liberi mi rammarico di informarvi che questo non è ordinato da Dio, ma dall’uomo”. Quindi si scaglia contro gli Stati Uniti e dice che prima o poi gli americani pagheranno per tutti i peccati commessi nel corso dei secoli e conclude affermando: “Attendiamo il Padre per abbracciarlo – sarà una bella resa dei conti, un’esperienza da rinati”.

Quindi lancia un invito a tutte le persone del mondo affinché si abbandonino le paure e si cominci a cambiare il modo di pensare per imparare a: “Sradicare le barriere … ad ascoltare e imparare gli uni dagli altri,ad abbracciarsi e ad aiutarsi a vicenda, a lavorare per trasformare la mente e il vostro comportamento in direzione all’ amore. Questo non è New Age, sciocchezze. E ‘ ciò che significa essere un essere umano”.

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