Si è donata a chi aveva più bisogno, fino all’ultimo istante della sua vita. Con l’intento di aiutare i poveri, Suor Maria Assunta è morta tragicamente.
Suor Maria Assunta è stata investita mentre, con la sua bici, stava portando un pasto caldo ad un senzatetto. La triste vicenda.
Era chiamata “la suorina” nella periferia della città di Milano dove abitava. Ma il suo sguardo, il suo amore, i suoi gesti, facevano sì che tutti la cercassero, che tutti chiedessero il suo aiuto, in particolare coloro che erano in difficoltà. Ma il destino è stato avverso con lei: un’auto l’ha investita ed uccisa, proprio mentre stava compiendo un gesto d’amore, portando un pasto caldo ad un senzatetto.
Suor Maria Assunta Porcu aveva 63 anni ed è morta proprio su di una strada del quartiere di Quarto Oggiaro a Milano, sabato scorso. “Aveva due passioni: i poveri e la parola di Dio” – racconta, con dolore, don Marco, parroco della parrocchia dove la “suorina” prestava servizio e collaborava.
La “suorina” era originaria della Sardegna e, già quando era molto giovane, aveva le idee chiare: servire Cristo nei fratelli più poveri. Per questo entra nella congregazione delle Piccole Apostole di Gesù di Appiano Gentile, in provincia di Como, e qui inizia la sua vita religiosa. Per 17 anni aveva vissuto come missionaria in Burundi insieme all’organizzazione non governativa “Vispe”, fatta di volontari religiosi laici nata per assistere le comunità più povere, anche nel mondo.
Era poi tornata nella periferia di Milano e qui, per mantenersi, svolgeva mestieri umili, come la stiratrice e la collaboratrice familiare. Frequentava i mercati rionali per raccogliere gli avanzi e gli scarti alimentari da donare ai poveri.
Ma qualcosa è andato storto: un’auto l’ha investita, mentre era in bicicletta, all’altezza di un attraversamento semaforico. Immediatamente soccorsa dal personale del 118, non è riuscita ad arrivare neanche in ospedale. Suor Maria Assunta, stava portando un pasto caldo ad uno dei tanti senzatetto che assisteva, ma da lui, non arriverà mai.
“Ci sono persone che nel silenzio si spendono molto per il prossimo. Questa è la “suorina Assunta”, così tutti la chiamavano dove viveva, nelle case popolari di Via Cittadini – Zoagli […]
Era una figura di riferimento del quartiere di Quarto Oggiaro, ma non solo, una persona devota nell’aiutare il prossimo. Voglio ricordarti con il tuo sorriso e con le tue belle parole! Ciao Suorina!” – è il messaggio che, su Facebook, le ha lasciato il consigliere Pd di zona 8, Fabio Galesi.
Una donna amata da tutti, che ha speso la sua vita per gli ultimi fino all’ultimo. Ha donato la sua vita per i poveri, quei poveri che, sin dalla giovinezza, aveva scelto di aiutare e di servire, senza che nessuno di loro venisse mai lasciato solo. Perché tutti gli uomini sono uguali, nessuno deve esser escluso.
E Suor Maria Assunta ha fatto di questo impegno il suo esempio di vita.
ROSALIA GIGLIANO
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