Suor Lucia di Gesù ricevette i messaggi di Nostra Signora a Fatima. In compagnia dei suoi cugini, accolse per sei volte la visita di Maria Vergine nel 1917.
Era il 13 febbraio del 2005 quando Suor Lucia di Gesù, al secolo Lucia dos Santos, si spense. Importantissimo fu il suo contributo per l’espansione del culto mariano e per la diffusione della devozione al Cuore Immacolato di Maria Vergine. Oggi, nel 15° anniversario della sua morte, vogliamo ricordare il valore della sua testimonianza, poiché scrigno prezioso del messaggio divino. Suor Lucia, attualmente Serva di Dio, ha più volte messo in guardia la Chiesa dai pericoli provenienti dal demonio. Ne fu testimonianza una lettera inviata al Santo Padre Giovanni Paolo II.
Suor Lucia di Gesù, testimone del messaggio mariano
Tra il 1916 e il 1917, Lucia dos Santos, che all’epoca era una bambina di 10 anni, ricevette, insieme ai cugini, i Santi Jacinta e Francisco, per tre volte la visita dell’angelo e per sei volte la visita della Vergine Maria. La sua testimonianza dell’apparizione mariana è stata riconosciuta dalla Chiesa. In questo modo, la mistica si è resa testimone e veicolo del messaggio divino, attraverso il quale Maria chiese preghiera, penitenza e conversione dei peccatori.
Le apparizioni degli anni Venti
Lucia entrò, nel 1925, nella Congregazione di Santa Dorotea. Durante questa esperienza la mistica ricevette in la miracolosa visita, in apparizione, della Santissima Trinità, del Bambino Gesù e ancora una volta di Maria. La sua volontà di meditare la portò, negli anni successivi, a intraprendere una vita dedita alla preghiera e al raccoglimento. Per questo motivo decise di entrare nel monastero carmelitano di Coimbra (dove assunse il nome di Suor Lucia di Gesù), nel 1948, all’interno del quale poté far tesoro del suo raccoglimento spirituale per rispondere ai messaggi che la Madonna le aveva inviato.
La lettera al Santo Padre
Durante la sua vita, suor Lucia di Gesù ebbe modo di interfacciare con personaggi illustri, quali capi di Stato, capi di governi, ma anche con persone semplici che spesso le inviavano richieste di preghiera. Non mancò di certo il contatto con i Pontefici, ricordiamo infatti la lettera che la Serva di Dio inviò al Santo Padre Giovanni Paolo II, in cui elencò alcune profezie per mettere in guardia la Chiesa dai pericoli derivanti dall’opera di satana. In tale messaggio, la mistica parlò dell’efficacia della recita del Santo Rosario, come ancora di salvezza per l’umanità.
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Fabio Amicosante
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