Suor Lucia Dos Santos poco prima di morire confidò alle consorelle parte del messaggio della Signora di Fatima sul Portogallo. Pare che la famosa frase: “In Portogallo sarà sempre osservato il dogma della fede” nasconda più di quanto non dica.
In molti credono che quella frase significhi che i portoghesi saranno salvi da qualsiasi male perché protetti dalla Madonna, ma questo è vero solo in parte: Suor Lucia ha detto alle consorelle che per conservare il dogma della fede bisognerà che i suoi connazionali lavorino duramente, infine pare che quella notte abbia detto anche:
“Se il Portogallo non approverà l’aborto, è salvo; ma se invece lo approverà, dovrà soffrire molto. Per il peccato di un singolo individuo paga la persona che ne è responsabile, ma per il peccato di una nazione paga tutto il popolo. Perché i governanti che promulgano leggi inique lo fanno in nome del popolo che li ha eletti”.
Questa frase non gli era stata consegnata dalla Madonna, ma era frutto della sua riflessione personale sulle parole de terzo segreto. Sulla base di questa riflessione non si può non pensare come in Portogallo non solo è stato approvato l’aborto, ma ci sono altri due gravi peccati che gravano sulla società e che meritano pentimento e conversione: il divorzio e il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Che sia la crisi spirituale che abbia spinto il paese in uno stato di crisi sociale?
Di questo era sicura Suor Lucia che faceva sempre un parallelo sulla malattia del corpo e quella del tessuto sociale: in un corpo malato o in cancrena si può applicare ogni cura, ma fintanto che non si estirpa il male la logica conseguenza è la morte, lo stesso vale per la società dove, finché l’immoralità avrà la meglio la popolazione non potrà che soffrire e piangere.