È stata arrestata per furto una suora scoperta a rubare gioielli e oggetti sacri dalle chiese. L’inchiesta è partita dalla denuncia del vescovo.
A volte accadono episodi sconvolgenti e quando coinvolgono religiosi lo sconcerto sembra essere ancora maggiore. Una suora è stata arrestata con l’accusa di furto: il vescovo della sua diocesi l’ha denunciata ed è stato scoperto che la religiosa rubava oggetti sacri e gioielli dalle chiese.
È accaduto nella diocesi di Ariano Irpino – Lacedonia, in provincia di Avellino. La suora aveva sottratto beni per un valore complessivo di 80 mila euro. Sottraeva monili, arredi sacri ed ex voto, oggetti d’oro e d’argento. Risulta che abbia trafugato perfino una reliquia di San Nicola.
La religiosa vendeva la refurtiva e dopo aver incassato il denaro lo trasferiva su un conto all’estero. L’accusa è di furto aggravato ed è scattata a seguito della denuncia effettuata da parte del vescovo della diocesi che si dichiara “profondamente addolorato“.
Arrestata per furto: la suora rubava oggetti sacri ed ex voto
Ricopriva il ruolo di madre superiora del suo convento e adesso si trova agli arresti domiciliari la suora di 45 anni che si è macchiata oltre che di un crimine davanti alla legge, di un peccato trasgredendo il comandamento di non rubare.
Mons. Sergio Melillo, il vescovo di Ariano Irpino venuto a sapere che in diverse parrocchie della diocesi erano stati rubati oggetti di valore, è risalito all’autore dei furti identificato proprio nella suora. Sono state effettuate delle perquisizioni dei carabinieri nelle stanze in cui la suora aveva accesso possedendo le chiavi e dove si trovavano vari oggetti preziosi.
Tutti gli indizi hanno portato a lei e hanno fatto scattare l’arresto. Di lei si sa che si chiama suor Bernardette e dopo esser stata scoperta ha confessato i furti. Non si conosce ancora il motivo per cui abbia agito in questo modo criminale.
Certamente rimane lo sconcerto generale e l’amarezza del vescovo che ha però voluto fare delle dichiarazioni a margine di questa vicenda.
L’immagine della Chiesa non sia offuscata dai peccati di alcuni
Nel commentare l’accaduto il vescovo di Ariano Irpino ha sottolineato come non bisogna fermarsi a fatti di questo genere e generalizzare sul comportamento dei componenti della Chiesa. “Capisco lo sconcerto e il biasimo che la penosa vicenda suscita, ma le trasgressioni dei singoli non possono offuscare l’immagine e la missione della Chiesa,” ha sostenuto il presule.
Spesso l’immagine della Chiesa è sporcata dalle azioni malvagie di alcuni dei suoi membri, ma questo non vuol dire che il male regni indisturbato e che sia dilagante. Siamo abituati ad assistere ad una demonizzazione della Chiesa da paerte del mondo non credente con l’ amplificazione dei media.
Vengono messi in evidenza i peccati e non tutto il bene che religiosi e religiose, preti e suore, oltre ai laici cristiani compiono quotidianamente e che è ciò che realmente sostiene la società.
Si è dichiarato con “animo affranto” il vescovo, che dice di comprendere lo sconcerto generale davanti a un fatto del genere. Ma rinnova la sua stima e la gratitudine nei confronti delle suore della Congregazione dello Spirito Santo di cui fa parte la religiosa arrestata.
Il suo auspicio è che questo doloroso episodio possa essere superato e che non sia gettata un’ombra sulla Chiesa tutta. Confida che la giustizia umana segua il suo corso e assicuri una pena, come è giusto che sia, a chi commette illeciti, ed apprezza la professionalità con cui i carabinieri hanno svolto le indagini.
Non bisogna quindi fare di tutta l’erba un fascio: anche una suora può sbagliare e commettere un’azione spregevole, come nel caso di qualche sacerdote ottenebrato dal male, ma ciò non vuol dire che sia un modo di fare abituale dei credenti, anzi, tutt’altro.