Appare a San Domenico di Guzman e gli indica l’arma più potente contro il male, tanto che con essa i cristiani riescono a sconfiggere i turchi a Lepanto. Era un 7 ottobre, e oggi come allora, celebriamo le vittorie della Madre Celeste nella nostra vita, con questa potente preghiera.
La sua devozione, raccomandata nelle Apparizioni, cresce e aumenta a dismisura in tutto il mondo e la Madonna non smette, tramite il Rosario, di farci presente il suo amore.
Oggi la Chiesa celebra, secondo il Martirologio Romano, la “memoria della beata Maria Vergine del Rosario: in questo giorno con la preghiera del Rosario o corona mariana si invoca la protezione della santa Madre di Dio per meditare sui misteri di Cristo, sotto la guida di lei, che fu associata in modo tutto speciale all’incarnazione, passione e risurrezione del Figlio di Dio“.
Accadde in particolare che nel 1212, San Domanico di Guzman, nella sua permanenza a Tolosa, vide apparire la Vergine Maria con il Rosario, in risposta ad una sua preghiera per sapere come combattere il diffondersi dell’eresia albigese. Ecco che, dopo questo fatto, il Santo Rosario divenne l’orazione più diffusa per contrastare le eresie e l’arma potente di intercessione che permise ai cristiani di vincere i musulmani a Lepanto.
Il 7 ottobre 1571, infatti, alla sua intercessione fu attribuita la vittoria della flotta cristiana sui turchi musulmani a Lepanto, e venne istituita da Papa Pio V la festa di Santa Maria della Vittoria, trasformata da Gregorio XIII in “Madonna del Rosario”.
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In seguito, il culto alla Vergine del Rosario ebbe grande diffusione, a seguito delle apparizioni di Lourdes del 1858, proprio perché la Madonna ne raccomandò caldamente la devozione. Il vero apostolo della devozione alla Vergine del Rosario, e in particolar modo alla Vergine del Rosario di Pompei, fu il Beato Bartolo Longo.
Egli era un avvocato anticlericale pugliese, dedito agli spiritismi e coinvolto nella Massoneria, acerrima nemica della Chiesa. Bartolo Longo si convertì poi totalmente al cattolicesimo, nutrendo una particolare devozione verso la Madonna e il Rosario. Apparendogli, la Vergine un giorno gli disse: “Se propaghi il Rosario sarai salvo!”.
L’apostolato di Bartolo Longo e la presenza di Maria Santissima risuonano ancora come una eco in tutto il mondo dal Santuario dedicato alla Beata Vergine del Rosario di Pompei, da cui la Madonna ha spanso grandi grazie.
La supplica di oggi, per celebrare la Vergine del Rosario, è la stessa che si recita anche l’8 maggio, festa della Madonna di Pompei, ma può essere altresì recitata in ogni situazione di stringente necessità.
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Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo Tempio di Pompei, in questo giorno solenne, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.
Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi, sulle nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, sul mondo.
Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono.
O Madre, implora per noi misericordia dal Tuo Figlio divino e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono.
È vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore.
Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori.
Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
O Madre buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliolo. Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il mondo, perché pentito ritorni al tuo Cuore. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia!
Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie e delle Sue misericordie.
Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli. Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la terra e le creature tutte sono soggette. Tu sei l’onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci. Se tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci.
Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti, Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie.
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Un’ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina, che non puoi negarci in questo giorno solennissimo. Concedi a tutti noi l’amore tuo costante ed in modo speciale la materna benedizione.
Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti. Benedici, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Agli antichi splendori della tua Corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o Madre: concedi il trionfo alla Religione e la pace alla Società umana.
Benedici i nostri Vescovi, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del tuo Santuario. Benedici infine tutti gli associati al tuo Tempio di Pompei e quanti coltivano e promuovono la devozione al Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria, Catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo d’amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più.
Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia, a te l’ultimo bacio della vita che si spegne. E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra ed in cielo. Amen.
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