Supplica alla Madonna di Pompei: si recita la prima domenica di Ottobre

È uno degli appuntamenti più attesi del mese di ottobre dedicato alla Madonna del Rosario: la supplica alla Beata Vergine Maria di Pompei.

Madonna di Pompei
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La prima domenica del mese di ottobre, quest’anno nelle immediate vicinanze della festa liturgica del 7 ottobre, tantissimi sono i fedeli che si sono ritrovati a Pompei ai piedi della Madonna del Rosario per pregarla con ancora più devozione.

Un momento che unisce i fedeli non solo presenti in Italia, ma quelli in tutto il mondo devoti alla Vergine. Vediamo insieme a che ora si recita e in che modalità.

Una devozione che, da più di un secolo, va avanti e che si accresce sempre di più di fedeli.

Pompei: la supplica alla Madonna del Rosario

La Madonna del Rosario di Pompei è la più invocata dai fedeli quando recitano la Corona. Sì, perché è alzando gli occhi a Lei e recitando le preghiere che compongono il Santo Rosario, che ci si sente ancora di più uniti alla Vergine.

Quella “catena dolce che ci rannoda a Dio”: è stato proprio così che Bartolo Longo, apostolo del Rosario e fondatore del Santuario, definì il Rosario che ha salvato e continua a salvare tantissime persone, convertendole, guarendole da mali incurabili, sia nel corpo che nello spirito.

Come ogni anno, dopo l’8 maggio, la prima domenica di ottobre è il giorno dedicato alla recita della Supplica alla Madonna di Pompei che, quest’anno, cade nelle immediate vicinanze del 7 ottobre, giorno della festa liturgica della Madonna del Rosario. Anche oggi, 6 ottobre, la celebrazione della Santa Messa sul sagrato del Santuario che, come ogni anno, raccoglie tantissimi fedeli e devoti.

Santuario di Pompei
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Alle ore 12, la recita in tutto il mondo

Successivamente, alle ore 12, il mondo intero si unisce in un’unica voce ed innalza la sua preghiera alla Madonna. Anche noi recitiamo la Supplica alla Vergine, certi che esaudirà la grazia che abbiamo nel cuore e che le chiediamo:

Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

O Augusta Regina delle vittorie, o Sovrana del cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo Tempio di Pompei, in questo giorno solenne, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie. Dal trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi, sulle nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, sul mondo.

Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono. O Madre, implora per noi misericordia dal tuo Figlio divino e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono.

Ave Maria

È vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo Cuore. Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori.

Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: misericordia!

O Madre buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliolo. Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il mondo, perché pentito ritorni al tuo Cuore. Misericordia per tutti, o Madre di misericordia!

Ave Maria

Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle sue grazie e delle sue misericordie. Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli. Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la terra e le creature tutte sono soggette. Tu sei l’onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci. Se tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci.

Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti. Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie.

Ave Maria

Un’ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina, che non puoi negarci in questo giorno solennissimo. Concedi a tutti noi l’amore tuo costante ed in modo speciale la materna benedizione. Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti. Benedici, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice.

Agli antichi splendori della tua corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle vittorie, aggiungi ancor questo, o Madre: concedi il trionfo alla Religione e la pace alla Società umana. Benedici i nostri Vescovi, i sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del tuo Santuario. Benedici infine tutti gli associati al tuo Tempio di Pompei e quanti coltivano e promuovono la devozione al Santo Rosario.

O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo d’amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia, a te l’ultimo bacio della vita che si spegne.

E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti.

Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra ed in cielo. Amen.

Salve Regina

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