Secondo quanto emerso in questi giorni sì. L’iniziativa è stata presa dal comune di Pieve di Cento (Bologna).
Da qualche tempo si assiste alla sistematica rimozione di crocifissi da aule scolastiche e uffici pubblici, una scelta legata al fatto che tali edifici sono sedi di strutture dello stato (comune o regione che sia) e che pertanto non devono avere simboli di stampo religioso. Le decisioni in tal senso sono arrivate nell’ultimo periodo a seguito della crescita di migranti di seconda e terza generazione, i quali, nati e cresciuti nel nostro Paese, frequentano anche gli istituti scolastici nostrani. L’intento è quello di assicurare che nessuna fede religiosa venga offesa dalla presenza di simboli appartenenti ad una confessione differente e che non vi sia alcun tipo di discriminazione.
A riguardo si è discusso molto, e la Lega ha più volte espresso il volere di rimettere all’interno delle aule i crocifissi. Per il partito al governo si tratta infatti di simboli che appartengono alla cultura ed alla tradizione italiana, pertanto non offensivi nei riguardi degli studenti con credo differente. Se su questa polemica l’Italia si è spaccata in due, difficile che accada lo stesso per quella che è nata nelle scorse ore, quando il deputato Galeazzo Bignami (Forza Italia) ha denunciato l’iniziativa del comune di Pieve di Cento: l’amministrazione ha deciso di costruire un sistema di tende motorizzate all’interno del cimitero locale per permettere di coprirle in occasione di cerimonie laiche o di altre confessioni religiose.
In un post Facebook in cui riporta l’articolo sull’iniziativa del comune bolognese, Bignami si scaglia contro l’amministrazione duramente scrivendo: “I sinistrati per non mancare di rispetto alle altre religioni offendono i Valori Cristiani e ancor più la memoria dei nostri morti nascondendoli dietro delle ‘tende motorizzate’ in un cimitero per non offendere le altre religioni. Se questi amministratori si vergognano della nostra tradizione e della nostra cultura, dovrebbero andare a nascondere se stessi e non solo dietro una tenda motorizzata”.
Alle accuse del deputato di Forza Italia si è associata anche la segretaria di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, la quale sul proprio profilo ha parlato di delirio ideologico: “A Pieve di Cento, un comune del bolognese, amministrato dalla sinistra hanno deciso di montare dei teli oscuranti per nascondere i simboli della religione cristiana, per non urtare la sensibilità dei credenti di altre religioni. Con la scusa del rispetto per gli altri si manca di rispetto alla nostra cultura cattolica e alle nostre tradizioni. Ormai la Sinistra è oltre il fanatismo”. Difficile in questo caso trovare una ratio all’iniziativa del comune bolognese, viene da chiedersi infatti in che modo le croci all’interno di un cimitero cristiano possano offendere qualcuno e soprattutto come fa un torto verso l’intera comunità cattolica bolognese ad essere emblema di correttezza.
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Luca Scapatello
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