Le tensioni legate alla crisi tra Turchia e Grecia rappresentano in realtà l’apice di una questione atavica: da secoli i due Stati sono ai ferri corti.
Seppur la notizia, per forza di cose, crea scalpore (stesso discorso vale per la trasformazione di Santa Sofia in Moschea), i contenziosi tra Grecia e Turchia hanno origine in tempi molto più remoti di quanto si pensi e si protraggono senza sosta almeno dai tempi dell’islamizzazione dell’area bizantina. Le richieste della Grecia di estendere le sue acque territoriali, con seguenti trivellazioni turche e invio delle navi da ricerca, come si può ben vedere nel video, non sono altro che l’altra faccia della medaglia di un rapporto ai ferri corti ormai da tempo.
Per far luce sulla recente questione: la Grecia, come ricorda Rai News, intende estendere le sue acque territoriali di 6-12 miglia nautiche nel Mar Ionio. Il premier Mitsotakis ha annunciato che si tratta di un “diritto sovrano inalienabile”. Dal canto suo, il presidente turco Erdogan ha avvertito, in maniera piuttosto decisa, che non farà concessioni nel Mediterraneo orientale e, con fare decisamente duro, ha avvertito la Grecia di non fare passi che potrebbero portare alla sua rovina. “Non abbiamo mire sul territorio, sovranità ed interessi di qualcun’altro, ma non faremo concessioni su quello che è nostro”. Insomma, la questione non è delle più delicate, anche se il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha assicurato che non c’è rischio di guerra tra Turchia e Grecia.
Ma facciamo un salto, doveroso, nella storia. Questo è necessario per ricostruire, in modo chiaro, i rapporti tra due religioni e due culture che hanno influenzato le scelte di due imperi nell’area orientale dell’Europa. L’Islam, com’è noto, si è affacciato in Europa tra VII e VIII secolo. In questi primi secoli, come ricorda un grande storico come Ducellier, la polemica religiosa e le questioni dogmatiche furono lasciate in secondo piano. Vi era una scarsa conoscenza della dottrina islamica.
Ma poi l’elemento religioso entrò a far parte di questo difficile rapporto. Si pensi al fatto che la prima occasione di confronto politico e militare tra greci (bizantini) e turchi (selgiuchidi) avvenne alla fine dell’XI secolo. Uno dei temi più rilevanti delle prime relazioni bilaterali tra Grecia e Turchia, è il tentativo di Atene di affermare la propria sovranità in territori storicamente greci, rimasti sotto il dominio turco.
Non è poi da dimenticare un altro aspetto fondamentale. Se anche la trasformazione della nota Chiesa di Santa Sofia in Moschea ha suscitato grande scalpore, tuttavia è da tenere in conto che anche questo evento rappresenta solo l’apice di processo di islamizzazione del Paese. Tutti quegli edifici divenuti con l’intervento della neonata Repubblica turca nella prima metà del Novecento, hanno subito, e stanno subendo, un processo di islamizzazione, che culmina non solo nella scelta di Santa Sofia, ma anche nella costante fioritura di nuove moschee in città.
Per approfondire: Santa Sofia da Basilica a Moschea: c’era da aspettarselo
Fabio Amicosante
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