Nata a Caiazzo, in provincia di Caserta, Teresa Musco (1943-1976) crebbe in una famiglia poverissima e molto numerosa.
Sin da piccolissima, cominciò ad occuparsi delle faccende di casa, mentre iniziava un dialogo con Maria e con gli Angeli.
Furono tante, poi, nel corso della sua vita, le esperienze mistiche che la coinvolsero e le svelarono il disegno divino per l’umanità.
Lei avrebbe dovuto pregare per i peccatori ed accettare anche l’allontanamento progressivo della sua famiglia, mentre passava l’esistenza tra indicibili sofferenze, che nessun medico riuscì mai a guarire.
Il 1° Novembre del 1950, si trovava in Chiesa. In quel momento, gli apparve un sacerdote che non conosceva affatto e le disse: “Figlia, ti raccomando! Prega per la salvezza delle anime che si trovano in Purgatorio, non c’è chi prega per loro”. Teresa Musco, allora, gli chiese chi fosse e lui rispose: “Io sono Padre Pio, cioè Francesco, Gesù mi ha detto di dirti di non dire mai a nessuno quanto ti viene riferito. Tu un giorno sarai come me. Guarda!”.
Dunque, le mostrò i fori che portava nella mani, come segno della Passione di Cristo vissuta sul proprio corpo, e svanì.
Avvenne proprio come Padre Pio le aveva preannunciato. Nella settimana Santa del 1969, infatti, Teresa Musco ricevette le stigmate.
Qualche mese dopo, il 31 Luglio, ebbe anche le ferite della corona di spine di Cristo sulla sua fronte, che versavano spesso sangue.
Proprio per questi prodigi inspiegabili, si trovò isolata, senza nessuno dei suoi cari che si prendesse cura di lei, provata com’era nel corpo e nello spirito.
A Caserta, poi, una signora la prese con se e le offrì ogni cura di cui avesse necessità.
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Antonella Sanicanti
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