Violenta scossa di terremoto di magnitudo 6.4 vicino a Zagabria. Edifici crollati, vittime. Paura anche in Italia, soprattutto nelle regioni adriatiche.
Distrutto il centro della città di Petrinja. Morto un bambino. Per precauzione è stata bloccata una centrale nucleare in Slovenia. Il sisma è stato avvertito anche nel nostro Paese, dal nord fino al sud. Per rendere l’idea della forza devastatrice del sisma, è stato rivelata una violenza delle scosse, quattro volte superiore a quella del sisma che nel 2016 colpì Amatrice, Norcia, Visto.
La terra trema ancora
Forte scossa di terremoto in Croazia. Dopo il sisma di ieri, oggi alle 12.20 è stata registrata un’atra scossa, questa volta di magnitudo 6.4. L’epicentro è stato registrato a 44 chilometri a sud-est di Zagabria. I media regionali parlano di gravi danni a Petrinja, una cittadina che conta 25 mila abitanti – con il centro distrutto, edifici crollati. E si conta al momento una vittima, un bambino. Terrore e blackout nella capitale croata.
Per precauzione è stata chiusa una centrale nucleare in Slovenia.
“Le prime scene di Petrinja sono davvero drammatiche, ci sono molte macerie”, si legge sul sito web di Radio Sarajevo. In un tweet la Croce Rossa Croata, intervenuta per i soccorsi, parla di “situazione molto grave”. Anche a Zagabria si sente il suono di molte sirene.
La scossa è stata avvertita anche in Italia, con centinaia di chiamate ai vigili del fuoco: da Bolzano al Friuli, dal Veneto fino all’Abruzzo. La terra ha tremato per diversi secondi. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa è stata sentita lungo la costa Adriatica, da Trieste all’Abruzzo. Segnalazioni sono arrivate perfino dalla zona a Nord di Napoli. Molta paura tra i cittadini, ma per ora in Italia non si registrano danni né feriti.
Il boato e’ stato percepito anche in Slovenia, dov’è stata appunto fermata l’attività centrale nucleare di Krško. E poi in Ungheria, Serbia, e Bosnia ed Erzegovina, sino a Medjugorje.
Simona Amabene