Il Monoclonal Antibody Discovery Lab di Fondazione Toscana Life Sciences offre una speranza a tutti noi che vorremmo lasciarci alle spalle il “disagio” che il Coronavirus ha arrecato al mondo.
Entro la fine di questo anno, si darà inizio ad una nuova sperimentazione, quella di un anticorpo dal nome MAD0004J08. Il Lab di Fondazione Toscana Life Sciences, coordinato dal dottor Rino Rappuoli a Siena, ha designato quello che potrebbe risultare l’anticorpo più potente, in grado di disattivare il Coronavirus.
Coronavirus: ora lo disattiviamo!
Il Presidente di Fondazione Toscana Life Sciences, il dottor Fabrizio Landi, afferma: “La scelta dell’anticorpo candidato farmaco è frutto della fase di sviluppo del prodotto che si è concentrata nel verificare, non solo gli aspetti scientifici, ma anche gli aspetti relativi alla produzione della terapia, a base di anticorpi monoclonali umani, selezionati a partire dal sangue di pazienti guariti da COVID19. Come Fondazione TLS e grazie a tutti i partner che ci affiancano in questa sfida, stiamo procedendo secondo i tempi e le ipotesi fatte”.
L’anticorpo che ha già combattuto l’Ebola
Gli anticorpi monoclonali umani, dello stesso tipo dell’anticorpo prescelto per lo studio, sono già utilizzati in terapie tumorali e per malattie infettive, come l’Ebola. La dottoressa Claudia Sala, Senior Scientist del MAD Lab presso Fondazione Toscana Life Sciences, dice: “Abbiamo raccolto in questo lavoro i risultati più significativi dell’attività di ricerca svolta negli ultimi mesi. Ciò ci ha permesso di ottenere una sempre migliore caratterizzazione degli anticorpi.
Tra questi anticorpi, ne abbiamo selezionati 14, poi classificati in quattro diversi sottogruppi, sulla base della loro specificità di legame a porzioni definite della proteina spike del virus. Anche dopo la scelta dei 3 anticorpi più promettenti (…), il lavoro di ricerca nei nostri laboratori prosegue, affinché si possano avere sempre maggiori risposte nel percorrere la strada per combattere SARS-CoV-2″.
Gli anticorpi monoclonali possono agire come mezzo preventivo o terapeutico ed hanno tempi di sviluppo molto più rapidi dei vaccini e di altri farmaci antivirali.
Antonella Sanicanti