La testimonianza di Elena: “A Medjugorje ho ricevuto due grazie”

Cosa è accaduto di straordinario a Elena a Medjugorje?

Nel suo racconto la ragazza spiega di essere stata benedetta per due volte, senza doverlo chiedere.

La testimonianza di Elena

Elena scopre a soli 16 anni di avere un angioma cerebrale, dopo un pellegrinaggio a Medjugorje rimane sorpresa

Elena Artioli scopre prima di compiere la maggiore età di avere una malformazione arterio-venosa cerebrale nella regione frontale posteriore sinistra. L’angioma è grosso 3 cm ed i medici le dicono che potrebbe esserci la necessità di intervenire con un’operazione. La ragazza entra nel panico ed insieme ai genitori cerca di capire l’entità del problema attraverso ulteriori analisi da diversi specialisti.

Una prima buona notizia la ottiene all’ospedale Niguarda di Milano, dove un neurochirurgo le spiega che per il momento non è necessaria l’operazione: l’intervento sarebbe rischioso poiché la zona era troppo estesa e rarefatta. Al contempo le spiega che il problema potrebbe peggiorare e va tenuto sotto controllo, poiché in caso di emorragia interna sarebbe necessaria un’operazione urgente.

Il viaggio a Medjugorje e la grazia ricevuta

Per oltre 5 anni i controlli mostrano una situazione sostanzialmente invariata e Elena riesce a vivere la sua vita senza grosse problematiche. Nel 2011, però, la ragazza subisce una grave turba emotiva in seguito alla rottura con il fidanzato storico. Entra in depressione e non riesce ad uscirne, finché una sua amica non le consiglia di andare a Medjugorje, lì, le dice lei, avrebbe trovato la serenità che stava cercando. Convinta dalle sue parole, Elena parte per la Bosnia nel 2011 in occasione del raduno dei giovani (evento che si ripete ogni anno, ecco cosa è successo la scorsa estate).

Elena rimane colpita dall’esperienza vissuta, tutti sembrano in pace e pregano senza alcuna fatica. Anche lei con il passare delle ore viene contagiata dalla serenità di quel luogo e riesce a rafforzare la sua fede. La ragazza sale persino sulla collina delle apparizioni (dove ieri è stato condiviso l’ultimo messaggio della Madonna) e si ferma a pregare davanti alla croce, vorrebbe chiedere la guarigione alla Madonna, ma non ci riesce, poiché pensa che ci siano altre persone che ne hanno maggiore bisogno. Tornata in Italia si sente rinnovata nella fede, vede la vita sotto un’altra luce e si sente una persona migliore. Solo dopo qualche giorno ha compreso che quella positività era la prima grazia che la Madonna le aveva concesso.

La confessione e la guarigione inspiegabile

Qualche tempo dopo arriva il momento del controllo annuale, prima di andare a Milano la ragazza si va a confessare da un prete esorcista che conosce bene e gli confida il timore che dall’esame il suo angioma risulti peggiorato, proprio in quella occasione accade qualcosa di particolare: “Dopo la mia confessione, in cui risaltava la mia preoccupazione per gli accertamenti del lunedì successivo, decide di farmi una benedizione personale per il mio problema di salute con l’imposizione delle mani. Mi dice: ‘beh, non è neanche molto grande…’: la cosa mi stupisce e mi fa riflettere (io sapevo fosse della grandezza di 3 cm), e prosegue dicendo: ‘cosa sarà? Di 1 cm circa?!!!!’… Prima di uscire dalla stanza mi dice: ‘Elena, quando torni a trovarmi? … A maggio???!! …Così mi dici com’è andata!’ Io molto confusa, sorpresa, gli rispondo che tornerò a maggio”.

La ragazza si sottopone all’esame e con sua grande sorpresa scopre che l’angioma si era ridotto ad 1cm. Il sacerdote sapeva già cos’era successo e glielo aveva comunicato in anteprima, ma Elena era troppo preoccupata dall’esame per capirlo. I medici le hanno detto che era la prima volta che vedevano un caso simile al suo e che di solito gli angiomi crescono o rimangono stabili. Mentre loro cercavano una spiegazione a quanto successo, la ragazza l’aveva già trovata: la Madonna le aveva fatto la seconda grazia.

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Luca Scapatello

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