“The Blues Brothers”: un modo per cantare a Dio- Video

“The Blues Brothers”“The Blues Brothers” è una commedia musicale con un cast da far girare la testa ed è certamente di ispirazione religiosa e cattolica.
I protagonisti del film hanno una condotta che oscilla tra il limite del lecito e le loro trovate pseudo geniali dalle quali, essi stessi, cercano di sfuggire.
Con le loro mal gestite forze, tentano di non mettersi nei guai, di evitare le conseguenze delle loro stesse bravate, in un’atmosfera surreale e condita di ottima musica, che va dal blues al rock.

Spesso non riescono proprio a fare la cosa giusta, ma, siccome sono cresciuti in un orfanatrofio cattolico, vengono toccati nel profondo, quando la struttura rischia di chiudere.
E’ in quel momento che i fratelli Jake ed Elwood Blues decidono di trovare i soldi necessari per saldare il debito delle Suore, che gestiscono quella che è stata la loro casa dell’infanzia.

Ma Sorella Mary Stigmata, chiamata dai fratelli la “Pinguina”, non accetterà mai del denaro sporco. Così, Jake ed Elwood Blues si recano nella vicina chiesa battista di Triple Rock ed è qui che accade qualcosa di eccezionale: il reverendo si accorge che uno dei fratelli Blues è stato ispirato dal Signore.

“Tu hai visto la Luce!”, urla, mentre i fedeli intonano canti e danzano, in una cerimonia carismatica con tanto di riposo nello spirito, che ha dell’incredibile, in quanto all’entusiasmo suscitato.
Jake ed Elwood Blues, in tutto quel mistico trambusto, hanno capito che, per racimolare il denaro necessario all’orfanatrofio, devono rimettere insieme la loro banda.
Da quel momento, dunque, si ritengono in missione per conto di Dio e affrontano una serie di rocamboleschi episodi, per ritrovare gli altri membri della loro banda, sfidando addirittura i terribili nazisti dell’Illinois.

“The Blues Brothers” è un film che diverte, ma mostra anche come Dio possa parlare a coloro che, pur mancando di essere vigili e ligi ai suoi Comandi, sanno riconoscerne la potenza salvatrice.
Nel cast c’è anche l’indimenticata Aretha Franklin con la celebre “Think”.

Antonella Sanicanti

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