Il fenomeno delle spose bambine non è solamente dovuto ad un’applicazione volutamente errata della sharia (la legge coranica), ma anche retaggio di antiche tradizioni culturali che persistono in diverse zone del mondo, specialmente in quelle in cui ancora esistono delle società tribali. Una delle zone maggiormente colpite dal fenomeno è sicuramente l’Africa sub sahariana, ogni anno in questi paesi vengono date in sposa a uomini adulti centinaia (se non migliaia) di bambine, da famiglie che vedono nel matrimonio della figlia l’unica via per uscire dalla povertà.
A questa tradizione si oppone fermamente Theresa Kachindamoto, anziana leader del distretto di Drezda, regione che si trova al centro del Malawi dove vivono 900.000 abitanti. Da anni, infatti, la donna sostiene l’importanza di lasciare liberi i bambini di crescere ed esperire la vita prima di prendere consapevolmente la decisione di formare una famiglia. Al contrario degli anziani saggi della comunità, infatti, la Inkosi (titolo attribuito al massimo leader di una comunità africana) vuole che le nuove generazioni superino le tradizioni ancestrali e si formino a scuola per avere un futuro roseo e permettere alla comunità di uscire dalla povertà.
In questi anni di lotte contro la tradizione e contro i matrimoni che vedono coinvolti bambini, Theresa è riuscita a fare annullare ben 800 matrimonio tra adulto e minore, salvando da una vita di ossequio ai doveri coniugali 500 bambine e 300 bambini. Una di queste, Bernadette Matison, era stata costretta dalla famiglia a sposare un uomo molto più grande di lei quando aveva 15 anni. Proprio l’intervento della Inkosi l’ha liberata dal contratto matrimoniale e le ha permesso di tornare a scuola nella speranza di costruire il futuro desiderato. Oggi che ha compiuto 17 anni, come riportato anche sul sito ‘GreenMe‘, Bernadette spiega l’importanza del lavoro svolto da Theresa descrivendo le condizioni di vita a cui sono costrette le spose bambine: “Sposandoci noi ragazze dobbiamo per forza lasciare la scuola per rimanere a casa ad accudire marito e figli. Ho provato sulla mia pelle le conseguenze di un’unione in giovane età. Molte mogli vengono anche picchiate se non rispettano le regole familiari”.
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Luca Scapatello
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