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Torna a Roma l’evento plurisecolare | Con grande attesa dopo uno stop di tre anni

La pandemia ha portato alla dolorosa rinuncia a una serie di tradizioni legate alla devozione popolare. A metà dell’imminente mese mariano, tuttavia, si svolgerà un pellegrinaggio dalla storia plurisecolare.

Dopo tre anni di pausa, ritorna uno dei riti più amati e popolari della Roma cristiana. Tutto partirà ai Vespri di una giornata speciale: venerdì 13 maggio, memoria della prima apparizione a Fatima.

Si rinnova una gloriosa tradizione

Stiamo parlando del pellegrinaggio notturno delle Sette Chiese. Una tradizione sorta nel Medioevo, poi rilanciata e consolidata da San Filippo Neri, del quale, quest’anno, ricorre il quarto centenario della canonizzazione (12 marzo 1622).

L’appuntamento è fissato alle ore 19, davanti alla chiesa di Santa Maria in Vallicella (Chiesa Nuova). Dopo un lungo cammino notturno, l’arrivo è previsto, come da tradizione, davanti a Santa Maria Maggiore, tra le 6 e le 7 di sabato mattina. In mezzo, le consuete tappe: San Pietro, San Paolo fuori le Mura, San Sebastiano, San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme, San Lorenzo al Verano.

Le catechesi saranno tenute da padre Maurizio Botta e dai sacerdoti della Congregazione dell’Oratorio. Ad accompagnare i pellegrini, tappa dopo tappa, il maestro Ambrogio Sparagna, i musicisti dell’Orchestra Popolare e un coro diretto dalla direttrice Annarita Colaianni.

La tradizionale Visita delle Sette Chiese nell’arco di una notte ci porta a un incontro profondo con noi stessi e con Dio pregando secondo lo schema delle antiche orazioni composte da San Filippo Neri – si legge nell’evento Facebook del pellegrinaggio –. Questo pellegrinaggio ci aiuta inoltre a scoprire Roma e in un certo senso ad appropriarci della città in cui ci muoviamo convulsamente tutti i giorni”.

Consigliata la confessione

Il percorso è di circa 25 km e, per questo motivo, gli organizzatori consigliano scarpe molto comode e di portare una felpa e una maglietta più pesante, per affrontare il calo della temperatura.

LEGGI ANCHE: Don Maurizio Botta sulla pornografia: “Come sacerdote la maledico”

Vista la lunghezza del percorso e l’orario notturno, chiunque può abbandonare il pellegrinaggio in qualunque momento. Non è necessaria alcuna prenotazione.

Altri oggetti utili durante il percorso: una torcia per illuminare il cammino durante le ore più buie, un ombrello in caso di pioggia e un impermeabile da pioggia, in caso di precipitazioni o di umidità.

Per l’iscrizione, sono richiesti per l’iscrizione cinque euro per il libretto della visita e per il noleggio delle cuffiette per agevolare l’ascolto delle catechesi. Qualunque offerta ulteriore superiore ai cinque euro, sarà devoluto all’associazione Oratorium, che porta avanti le numerose attività dell’Oratorio di San Filippo Neri di Roma.

Durante il pellegrinaggio va portata una coroncina del Rosario ed è consigliata la confessione poco prima, durante o negli otto giorni seguenti. Ogni pellegrino porterà la sua cena al sacco, da consumare alla parrocchia di San Filippo Neri in Eurosia alla Garbatella, dove si potrà andare alla toilette. Durante questa lunga sosta, i sacerdoti saranno disponibili per le confessioni.

LEGGI ANCHE: San Filippo Neri: il Giro delle Sette Chiese per curare le anime

 

Luca Marcolivo

Scritto da
Luca Marcolivo

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