Un furto sacrilego in una chiesa e, ancora una volta, un Tabernacolo che viene distrutto. Ad esser violata è stata la cappella di un ospedale.
Siamo ad Avola, in provincia di Siracusa. All’interno della piccola cappella dell’ospedale è accaduto qualcosa di assurdo e di sconvolgente.
Ciò che è successo ha destato preoccupazione e sgomento, tanto che anche il Vescovo della Diocesi ha deciso di dire la sua.
Avola, furto in chiesa
Un furto sacrilego, un atto di violenza vera e propria nei confronti di Nostro Signore Gesù. Questa volta è accaduto in Sicilia, ad Avola in provincia di Siracusa. Mercoledì è stata violata e trafugata la piccola cappella dell’ospedale della cittadina e sono state portate via dal Tabernacolo le ostie consacrate.
Il fatto ha destato notevole preoccupazione e sgomento quanto degli operatori sanitari, quanto anche dei cittadini di Avola stessa. A parlare di questo è accaduto è stato, anche, il Vescovo della Diocesi di Noto, Monsignor Rumeo che, in una nota, ha scritto: “Mentre esprimo il mio più assoluto sconcerto, unitamente ai sacerdoti e a tutto il popolo di Dio di Avola e dell’intera diocesi di Noto, esorto gli autori di questo grave reato a pentirsi e a restituire, anche in forma riservata, le ostie consacrate”.
Un vero e proprio appello che si affianca, soprattutto, all’ammonimento e alla necessità di pentimento da parte di chi ha rubato e trafugato il Corpo di Cristo. Ma non è tutto. Il Vescovo ha fatto anche presente ai ladri che, stando a quanto sancisce il codice di diritto canonico loro “sono incorsi automaticamente nel delitto riguardante la scomunica latae sententiae”.
La nota del Vescovo della Diocesi su quanto accaduto
In questi giorni, come racconta il quotidiano Avvenire, sono anche girate voci e notizie infondate che il Vescovo avesse scomunicato qualcuno. Ma è stato lo stesso prelato, nel prosieguo della nota, a spiegare: “Personalmente, come Padre e Pastore amorevole, mi rendo disponibile ad incontrare questi fratelli che hanno gravemente peccato, offendendo Dio e i fedeli credenti, per aiutarli a ponderare la gravità del loro atto e invitarli, come farebbe Gesù buon pastore, a ritornare sui propri passi e a ravvedersi”.
Inoltre, ha anche spiegato che domenica si recherà proprio nella cappella dell’ospedale di Avola dove celebrerà la Santa Messa di riparazione per quanto è accaduto, con la consacrazione di nuove particole da porre all’interno del Tabernacolo.
“Esorto i fedeli e i parroci di Avola ad unirsi spiritualmente a questa celebrazione, mentre dispongo che in tutte le parrocchie della Diocesi si programmi un’ora di adorazione eucaristica riparatrice unitamente alla preghiera per la conversione di questi fratelli che hanno gravemente peccato, affidandoli al Cuore misericordioso di Gesù” – ha concluso il Vescovo.
Preghiamo anche noi affinchè, chi ha compiuto questo atto sacrilego, possa ravvedersi e comprendere ciò che ha commesso.