Il percorso trapiantologico è perfettamente riuscito, il piccolo Alex, bambino di 20 mesi sottoposto ad una particolare procedura di trapianto, sta meglio e presto potrà essere dimesso.
La vicenda del piccolo Alessandro Maria Montresor, bambino affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica sottoposto il mese scorso a trapianto sperimentale di cellule staminali emopoietiche, si è conclusa nel migliore dei modi. Il bambino di 20 mesi, infatti, ha reagito positivamente al trapianto e non si sono verificate in questi giorni né infezioni né crisi di rigetto, motivo per cui i medici che si sono occupati del suo caso ritengono concluso il percorso trapiantologico ed hanno dato il benestare alla famiglia per portare il bimbo a casa.
C’era grande attesa di conoscere il risultato dell’operazione compiuta al Bambin Gesù di Roma, visto che il trapianto di cellule staminali emopoietiche da genitore è una pratica innovativa in cui l’ospedale romano è all’avanguardia. Il buon risultato ottenuto finora dimostra che la tecnica sperimentale è valida e che in un futuro potrà essere utilizzata nei casi in cui non si trovi un donatore di midollo compatibile in tempo.
Trapianto Alex, medici soddisfatti del risultato raggiunto: “Al momento tutto è stato perfetto”
Nel comunicare l’ottimo risultato i medici del Bambin Gesù mostrano soddisfazione per come si è evoluto questo caso complicato: “Siamo soddisfatti del percorso trapiantologico del bambino, che al momento è stato perfetto” dice infatti il dottor Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Oncoematologia e Terapia Cellulare e Genica in un’intervista concessa ad ‘Ansa’. Il medico spiega inoltre che il piccolo potrà tornare a casa, ma che dovrà comunque essere sottoposto a controlli periodici in Day Hospital per escludere che si verifichino infezioni e appurare che il suo sistema immunologico e emopoietico abbia accettato definitivamente le cellule del padre. Inizialmente le visite saranno settimanali, con il passare del tempo, se non si verificheranno complicazioni, avverranno a maggiore distanza di tempo.
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Luca Scapatello