Il secolo scorso ha conosciuto la presenza, su soglio di Pietro, di ben 3 Pontefici Santi. La grazia di Dio si è riversata su un periodo storico difficile ma intenso.
Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II. Una vita donata a Dio, e Dio stesso che li ha scelti di guidare la Chiesa dopo le due Guerre Mondiali.
Un momento storico difficile l’interno 1900. Ma ancora più complesso è stato il periodo che ha visto il mondo intero uscire distrutto dalla Seconda Guerra Mondiale e la sua difficoltà a ricostruire e a ripartire. Anche la Chiesa aveva attraversato tempi difficili e complessi, a partire dai continui contrasti contro i totalitarismi presenti nella prima parte del secolo.
Ma la rinascita è stato il momento più delicato e, proprio in questo frangente, la grazia di Dio si è riversato come a protezione della Chiesa stessa, donandole 3 Pontefici saliti, poi, agli onori degli altari: Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II. Tre pontificati per un arco temporale di più di 50 anni.
Tre Papi legati, in primis, al Concilio Vaticano II: Giovanni XXIII e Paolo VI (il primo l’ha indetto ed aperto, il secondo concluso) e Giovanni Paolo II, invece, che da Cardinale partecipante, si è formato in quell’ottica ed ha portato ed accettato tutti i rinnovamenti che la Chiesa necessitava. Di estrazione sociale e di nazionalità diversa, ma tutti uniti dallo stesso intento: portare il messaggio di Cristo a quante più persone possibili.
Un messaggio sempre in linea con i tempi che cambiano, mai fuori moda, ma che doveva esser “piazzato” in una Chiesa che usciva dalle macerie di un conflitto. L’uomo appassionato di Dio e con piena fiducia in lui (Giovanni XXIII), senza esser per nulla scoraggiato, apre questo Concilio, il primo dopo secoli da quello di Trento.
Paolo VI lo conclude avvicinando la Chiesa al mondo contemporaneo, dove un Santo Padre può anche uscire dalle mura Vaticane e andare all’estero per un viaggio apostolico (cosa mai successa prima).
Giovanni Paolo II, l’uomo che dall’Est Europa abbatte ogni confine e, guidato dallo Spirito Santo, traghetta la Chiesa verso il nuovo millennio, verso il Giubileo.
Una piccola parentesi va fatta. Lo hanno chiamato “il Papa dei soli 33 giorni”, ma forse l’appellativo migliore è “il Papa del Sorriso”: Giovanni Paolo I. il suo sorriso, per un papato brevissimo, ma d’apertura verso il mondo. Dopo di lui, infatti, i Cardinali eleggeranno proprio Karol Wojtyla, il primo papa straniero e polacco.
Tre Papi raccontati e conosciuti direttamente dal decano del collegio cardinalizio, Monsignor Giovanni Battista Re, il quale ha voluto raccontare la sua esperienza accanto a tre Santi, in un libro dal titolo emblematico: “Tre Papi santi conosciuti da vicino: Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II”.
“Tre Papi che ho personalmente conosciuto e con i quali ho lavorato. Con Giovanni Paolo II ho collaborato a fondo per l’intero suo pontificato, con incarichi impegnativi” – ha spiegato Monsignor Re.
Giovanni Paolo II lo nominò quasi subito Assessore della Segreteria di Stato, poi per due anni Segretario della Congregazione per i Vescovi. La collaborazione con Paolo VI dal 1971 al 1978, e i pochissimi ma indelebili contatti con Giovanni XXIII quando era ancora studente all’Università Gregoriana: “Quando Giovanni XXIII fu eletto Papa, ero lì in piazza San Pietro, ad applaudire alla sua nomina” – racconta.
Un viaggio speciale insieme ad un uomo che ha avuto tre Papi al suo fianco, sì, ma soprattutto tre Santi.
Fonte: osservatoreromano.va
ROSALIA GIGLIANO
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