Il seguente Triduo ci ricorda l’apparizione che San Francesco Saverio compì nel 1633, con la quale promise protezione a chiunque avesse pregato in questi giorni.
Il Triduo di grazia a San Francesco Saverio, svolto anche sotto forma di Novena, ebbe origine nella Napoli del XVII secolo. Era il 1633 quando il Santo apparve miracolosamente al giovane Padre Gesuita Marcello Mastrilli, che, intento ad ornare la Chiesa Vicereale per l’Immacolata Concezione, cadde a terra, a seguito di un incidente. La situazione del gesuita si verificò fin da subito molto grave e, dopo diversi giorni di convalescenza, anche il suo medico curante iniziò a perdere le speranze.
Subito dopo la promessa fatta da San Francesco Saverio, Padre Mastrilli, che era convalescente nel letto, si alzò immediatamente e completamente guarito. Forte delle parole del Santo, Mastrilli adempì al suo voto e accettò con tutto il cuore di essere inviato al di là dei confini, in Giappone, per seguire le orme del Santo. Padre Marcello Mastrilli portò dunque la parola di Gesù in terra asiatica.
Che sia recitato sotto forma di Novena o di triduo, questa forma devozionale per San Francesco Saverio nacque in quell’occasione, poco prima della partenza di Mastrilli per il Giappone. Viste le numerose grazie ricevute per intercessione del Santo, la devozione passò alla storia come “Novena (o Triduo) di grazia”.
O amabilissimo e amatissimo San Francesco Saverio, con te adoro con riverenza la divina Maestà. Mi compiaccio degli specialissimi doni di grazia di cui Dio ti ha favorito durante la tua vita terrena e di quelli di gloria di cui ti ha arricchito dopo la morte e vivamente lo ringrazio. Ti supplico con tutto l’affetto del mio cuore di chiedere per me, con la tua efficacissima intercessione, prima di tutto la grazia di vivere e morire santamente. Ti supplico inoltre di ottenermi la grazia…. Ma se ciò che chiedo non fosse secondo la maggior gloria di Dio ed il maggior bene dell’anima mia, ti prego di supplicare il Signore affinché mi conceda ciò che è più utile all’una e all’altra cosa. Amen.
Padre Nostro; Ave o Maria; Gloria al Padre.
O grande apostolo delle Indie, San Francesco Saverio, al cui zelo mirabile per la salute delle anime sembravano angusti i confini della terra: voi, che acceso di ardente carità verso Dio, eravate costretto di pregare il Signore di moderarne gli ardori, che doveste tanti frutti di apostolato al totale vostro distacco da ogni cosa terrena, ed all’illuminato abbandono di voi stesso nelle mani della Provvidenza; deh! impetrate a me pure quelle virtù, che in voi risplendettero così eminenti, e fate anche di me, in quel modo che il Signore vorrà, un apostolo.
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