Con il Triduo a Santa Chiara ci prepariamo a celebrare la sua memoria liturgica, l’11 agosto. Santa Chiara (1193-1253) fu canonizzata nel 1255 da Papa Alessandro IV.
Le fonti da cui ricaviamo la biografia di Santa Chiara d’Assisi sono molteplici. Tra le più importanti sicuramente risiede la biografia di Tommaso da Celano, biografo ufficiale anche di San Francesco. Altre fonti che parlano dell’infanzia di Chiara sono le monache e i laici di Assisi, che parlarono di lei durante il processo di canonizzazione, conclusosi nel 1255.
Santa Chiara proveniva da una nobile famiglia, molto conosciuta nella città di Assisi. L’educazione impartita dai genitori la portò alla conoscenza dei principi religiosi. Tra questi le orazioni e le elemosine furono al primo posto. La sua educazione incentivò inoltre la sua già spiccata sensibilità nei confronti della sofferenza altrui. Un momento simbolico nella sua vita è rappresentato dalla sua scelta di abbandono totale della vita terrena, per intraprendere la vita monacale. Da questo momento in poi la sua vita e quella di San Francesco saranno spesso accostate.
Fu proprio San Francesco ad aiutarla a prendere i voti, dal momento che la Santa non poteva contare sull’appoggio familiare (Chiara era già promessa sposa, come molte nobili ragazze del suo tempo). La sera della domenica delle Palme del 1211 (o 1212), Chiara fuggì e si recò alla Porziuncola, dove Francesco e i suoi compagni l’attendevano. I frati le fecero indossare un saio da penitente e le tagliarono i capelli. Chiara trovò dimora nella chiesa di San Damiano, appena restaurata da Francesco e qui la raggiunsero prima sua sorella Agnese, poi l’altra sorella Beatrice. Nell’arco di poco tempo erano già una cinquantina le sue seguaci.
O Serafica Santa Chiara, prima discepola del poverello d’Assisi, che abbandonasti ricchezze ed onori per una vita di sacrificio e di altissima povertà, ottienici da Dio con la grazia che imploriamo (….) di essere sempre sottomessi al divino volere e fiduciosi nella provvidenza del Padre.
Padre nostro; Ave, o Maria; Gloria
O Chiara, che con la luce della tua vita evangelica rischiarasti l’orizzonte del tuo secolo, illumina anche noi che, oggi più che mai, siamo assetati di verità e di vero amore. Con la testimonianza della tua vita, tu hai da dire anche a noi, dopo sette secoli, una parola di speranza e di fiducia che attinge la sua forza dal Vangelo, verità eterna. Guarda, o Chiara, alle tue figlie che sparse in tutto il mondo vogliono continuare silenziosamente la missione di Maria, Vergine e Madre, nel cenacolo dove sotto il soffio dello Spirito nasceva e si sviluppava la Chiesa.
Guarda a tutta la gioventù che cerca attraverso le vie più disparate di realizzare sé stessa e guidala verso quella pienezza di vita che solo Cristo ci può dare.
Guarda, o Chiara, anche chi è verso il tramonto della vita e fagli sentire che nulla è perduto quando ancora rimane il desiderio di ricominciare da capo per fare meglio, per essere più buoni. E fa’, o Chiara, che tutti, quando saremo giunti alla soglia dell’Eternità, possiamo come te benedire Dio che ci ha creato per il suo amore!
Fabio Amicosante
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