Il Triduo a Santa Rita da Cascia (1370ca.-1457ca., Umbria) ci preparerà alla celebrazione della Santa dei casi impossibili. Così lei è definita.
Santa Rita, nel trascorrere della sua vita, fu sposa, madre e poi Suora. In ognuno di questi ruoli, fu devota a Gesù Cristo, accettando fiduciosa il progetto, non privo di tante sofferenze che, anno dopo anno, si manifestavano.
Nel 1432, dopo aver pregato intensamente di poter condividere le pene di Cristo, una spina, staccatasi dalla corona del Crocifisso davanti al quale era inginocchiata, le colpì la fronte, lasciandole una profonda ferita che, nonostante le cure e il passare del tempo, non si rimarginò, se non alla sua morte.
Triduo a Santa Rita da Cascia – secondo giorno
O Dio vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria.
Santa degli impossibili, avvocata dei casi disperati, sono questi i titoli belli, pieni di santa speranza, per le anime provate dal dolore.
Ben si convengono a te, o cara Santa Rita da Cascia, che nei casi estremi dell’esistenza, mentre intorno è tutto desolazione e morte, vieni come celeste giardiniera a rinverdire la speranza inaridita nei cuori.
Purtroppo, nel mio cuore la speranza è già venuta meno per il dolore che inesorabilmente incalza! Il peso della sciagura mi opprime, l’incertezza mi spaventa e non so dove rivolgermi per avere il desiderato soccorso.
A te ricorro, o buona Rita, pieno di fiducia e sicuro della tua protezione.
Per la potenza della tua intercessione presso il trono di Dio, attendo la grazia che domando (…).
Mostrati, ancora una volta, potente e misericordiosa, fa’ conoscere anche a me che tu sei veramente come ti acclamano: Santa degli impossibili, avvocata dei casi disperati.
Pater, Ave, Gloria.
Prega per noi, o Santa Rita, affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
Preghiera finale
O Dio, che ti degnasti di concedere a Santa Rita il gran dono di amare i nemici e di portare nel cuore i segni del tuo amore e sulla fronte i segni della tua Passione, concedi a noi, per la sua intercessione e per i suoi meriti, di perdonare i nostri nemici e di meditare i dolori della tua Passione, così da conseguire il premio promesso ai miti e a quelli che piangono. Amen.
Antonella Sanicanti
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