Il Triduo in onore dei due Santi Pietro e Paolo ci ricorda l’importanza e il peso che essi hanno avuto nella storia della Chiesa.
Tutt’ora e per sempre, celebriamo Pietro e Paolo come esempio di adesione autentica e totale al messaggio evangelico; di fede perpetua, fino alla morte, nel Nome del Cristo, Figlio di Dio, unico salvatore del genere umano.
San Pietro e San Paolo: richiamati alla fede da Cristo stesso
Ad un certo punto della sua vita, San Pietro abbandonò Gerusalemme e, dopo una serie di viaggi e tante predicazioni, arrivò a Roma.
Li, nell’anno 64, Nerone incendiò la Capitale e i cristiani vennero incolpati dell’accaduto.
San Pietro stava fuggendo anche da Roma, dunque, dove la persecuzione dei cristiani sarebbe diventata più acerrima, ma, sulla via Appia, incontrò il Cristo, che, invece, andava nella direzione opposta, verso la città.
San Pietro gli chiese: “Quo vadis, Domine?” (“Signore, dove vai?”). Lui rispose: “Eo Romam, iterum crucifigi” (“Vado a Roma, per essere crocifisso nuovamente”)!
San Pietro comprese, così, quale doveva essere la sua fine.
Tornò a Roma e accettò il martirio. Fu crocifisso sul colle Vaticano, nel circo Neroniano. Chiese di essere messo a testa in giù, perché non si sentiva degno di morire come Gesù.
Nessun Pontefice, in suo rispetto, ha mai assunto il nome di “Pietro”.
Fino al 1846, era stato il Papa più longevo, con 25 anni di Pontificato. In seguito, Papa Pio IX arrivò a 32 anni. Le spoglie di San Pietro riposano nella cripta della Basilica Vaticana, sotto l’altare del Bernini.
I Patroni di Roma, entrambi Martiri per Cristo
Dopo i fatti di Damasco, San Paolo iniziò la sua predicazione. Dunque, divenne anche lui preda delle persecuzioni, che, fino ad allora, aveva perpetuato.
Arrivò a Gerusalemme, dove incontrò San Pietro, capo degli Apostoli, a cui parlò della sua conversione. Gli Apostoli, d’altro canto, gli raccontarono la loro vita con Gesù.
Fu con Barnaba ad Antiochia, per organizzare la nuova comunità cristiana, mentre aveva abbandonato per sempre il suo nome Saul, per prendere quello, appunto, di Paolo ed aveva iniziato la sua missione tra i Gentili, i popoli non cristiani, così definiti dagli ebrei.
La sua evangelizzazione toccò diverse popolazioni, dall’Oriente alla Spagna, in lungo e in largo.
Nel 66, fu arrestato. Non era la prima volta, ma l’ultima, poiché, condotto a Roma, il tribunale lo condannò a morte, in quanto cristiano. Poiché era anche cittadino romano, non fu crocifisso, ma decapitato. Accadde nella palude Salvia, oggi detta Tre Fontane. I cristiani portarono il suo corpo sulla via Ostiense, dove sorge la Basilica di San Paolo fuori le Mura.
Triduo ai Santi Pietro e Paolo – terzo giorno
O Santi Apostoli Pietro e Paolo, io (nome) vi eleggo, oggi e per sempre, come miei
speciali protettori ed avvocati e mi rallegro umilmente, tanto con voi, o San Pietro
principe degli Apostoli, perché siete quella pietra su cui Iddio edificò la sua Chiesa,
che con voi, o San Paolo, prescelto da Dio per vaso di elezione e predicatore della verità.
E vi prego di ottenermi viva fede, speranza ferma e carità perfetta, totale distacco da
me stesso, disprezzo del mondo, pazienza nelle avversità e umiltà nelle prosperità,
attenzione nell’orazione, purità di cuore, retta intenzione nell’operare,
diligenza nell’adempiere gli obblighi del mio stato, costanza nei proponimenti,
rassegnazione al volere di Dio e perseveranza nella divina grazia, sino alla morte.
E così, mediante la vostra intercessione ed i gloriosi vostri meriti, superate le tentazioni del mondo, del demonio e della carne, sia fatto degno di venire dinanzi al cospetto del supremo ed eterno Pastore delle anime, Gesù Cristo, il quale,
con il Padre e con lo Spirito Santo, vive e regna nei secoli dei secoli, per goderlo
ed amarlo eternamente. Così sia.
Pater, Ave, Gloria.
Antonella Sanicanti
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