Una coppia di anziani, proprietari dell’appezzamento di terreno dove è stato abbandonato il bimbo appena nato, sentono il suo pianto disperato.
Aprono il sacchetto e ci trovano dentro il piccolo che stringono a sé. Subito scatta la chiamata al 112 e l’arrivo dei Carabinieri.
Abbandonato nei campi appena nato
Sono le 17.30 di martedì quando una coppia di anziani, proprietari di quell’appezzamento di terreno, sentono il pianto disperato di un bambino. Non pensano possa esser un piccino: chi mai lo abbandonerebbe in mezzo ai campi? Eppure è così: la coppia, che era lì per una visita alla loro casa in campagna, lo ha sentito. Subito la chiamata al 112 e l’arrivo dei Carabinieri.
Il bambino era lì, abbandonato a poche ore dalla sua nascita, avvolto in una coperta rosa e verde e posto in un sacchetto di plastica. Era nato da poco, vista la ferita del cordone ombelicale ancora viva. Subito soccorso da Alberto, vice brigadiere dei Carabinieri che ha trovato quel sacchetto, individuando così il vagito, e dal personale del 118.
Lo hanno chiamato Francesco Alberto
Hanno deciso di chiamarlo Francesco Alberto: il Santo di Assisi (nel giorno in cui è stato ritrovato) e il nome del vice brigadiere dell’Arma dei Carabinieri che lo ha salvato.
Portato in ospedale, il piccolo è ora in buone condizioni. Un miracolo è avvenuto, le urla e la forza di vivere del piccolo hanno avuto la meglio.
Ora si trova nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Trapani. Francesco Alberto pesa 3 kg e sta bene. Ha solo un eritema solare, data dalla sua esposizione al sole quando è stato abbandonato ed è un po’ disidratato. Ma il biberon è diventato il suo migliore amico, e la poppata il momento più felice della sua giovanissima vita.
Il piccolo si sta riprendendo ed il suo caso è seguito dal Tribunale dei Minori della città siciliana. Al momento è affidato alla direzione sanitaria e, come spiega la dottoressa che lo ha in cura, ora Francesco ha solo bisogno di una famiglia che lo adotti, lo ami e si prenda cura di lui.
Il miracolo della vita
Tantissime già da martedì, le telefonate di persone che vogliono notizie del piccolo e che si offrono per donare pannolini e vestiti. Le procedure per l’affidamento di Francesco Alberto sono già iniziate.
Il miracolo “è avvenuto”, come hanno specificato i medici. Sì, perché se nessuno avesse sentito il pianto di Francesco, il piccolo di certo non sarebbe riuscito a sopravvivere, in particolare se gli si fossero presentate davanti le condizioni notturne dei campi. Ora, grazie anche alle telecamere di videosorveglianza, si cercherà di dare un volto alla sua mamma, per capire anche le motivazioni che l’hanno spinta a questo estremo gesto.