Dopo aver vinto la battaglia sulla frontiera con l’approvazione del Muslim Ban, Donald Trump sembra intenzionato a istituire un nuovo corpo militare che permetta agli USA di difendersi da eventuali attacchi: la US Space Force. Si tratterebbe di un corpo militare speciale che dovrebbe operare nello spazio intorno alla terra. Il 45° presidente USA ha già parlato in tre diverse occasioni della sua intenzione di dominare lo spazio, la prima volta risale al 13 marzo scorso quando di fronte alle truppe della Marine Corpse Air Station Miramar aveva dichiarato: “La mia nuova strategia nazionale riconosce lo spazio come un possibile dominio di guerra, così come lo sono la terra, l’aria e il mare. Potremmo persino avere una Space Force”.
L’idea di una forza militare che operi nello spazio è stata ribadita il primo maggio durante una conferenza stampa alla Casa Bianca: “Stiamo diventando molto grandi nello spazio, sia militarmente che per altri motivi, e stiamo seriamente pensando alla Space Force” e nuovamente pochi giorni fa durante alla visita fatta allo US Space Council del 18 giugno: “Quando si tratta di difendere l’America, non basta avere semplicemente una presenza americana nello spazio. Dobbiamo avere il dominio americano nello spazio”. Se l’iniziativa del presidente dovesse essere approvata, (prima che succeda ci dev’essere l’approvazione del Pentagono e del Congresso), gli Stati Uniti avrebbero a disposizione il sesto corpo militare del proprio esercito, il primo creato dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Trump, US Space Forze: le critiche interne e la dura reazione della Russia
La conferma che Donald Trump è davvero intenzionato a creare un esercito che operi nello spazio ha suscitato non poche critiche. I media temono che la mossa possa portare ad un rapido armamento spaziale con la creazione di basi spaziali in grado di distruggere obbiettivi sensibili e magari muniti di armamenti nucleari. Se così fosse ci troveremmo di fronte ad una specie di guerra fredda spaziale, ipotesi che non è tanto folle se si pensa che la Russia, per voce del presidente del Comitato di Sicurezza e difesa dell’alta corte Russa Viktor Bondarev ha promesso una dura reazione qualora il presidente USA decida di violare i trattati sullo spazio del 1967 con i quali si sancisce che non posso essere posizionate armi nucleari nello spazio. Come la Russia anche altre nazioni reagirebbero duramente ad una simile iniziativa per difendersi da possibili offensive dall’alto.
Luca Scapatello