Trump blocca fondi all’aborto, i Vescovi americani sono con lui


 

 

Durante la campagna elettorale il neo presidente Usa, Donald Trump, aveva dichiarato guerra alle associazioni private che promuovono e operano l’aborto. L’impegno sociale del Tycoon è stato molto apprezzato dalle associazioni pro life e di conseguenza anche dalla diocesi cattolica americana.

 

Molte volte, si sa, le promesse fatte in sede di campagna elettorale non vengono mantenute, ma in questo caso Trump ha dimostrato il suo grande interesse per la causa anti abortista sospendendo l’erogazione di denaro pubblico in favore delle aziende private, internazionali e non governative, pro aborto come primo atto ufficiale della sua amministrazione.

 

Non si tratta di un provvedimento radicale e innovativo, visto che fu introdotto per la prima volta da Ronald Reagan nel 1984, ma si tratta di un segno di rispetto per tutte le persone che negli Stati Uniti si battono per la vita e che in questi anni di governo democratico sono rimaste inascoltate (Barack Obama, nonostante le proteste, aveva introdotto i finanziamenti alle cliniche abortiste nel 2009).

 

Il provvedimento del governo Trump ha fatto felice la Conferenza Episcopale Americana, la quale per voce di Timothty Dohan, Arcivescovo di New York e Presidente dell’associazione pro life, ha voluto ringraziare il presidente con una nota ufficiale: “Ci complimentiamo per la decisione del presidente Trump. Si tratta di un passo positivo verso il ripristino e il rafforzamento di importanti politiche federali che rispettino il diritto umano più fondamentale, quello alla vita”.

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