Quando si parla del drammatico fenomeno delle spose bambina, si pensa ai Paesi più lontani dell’Africa o dell’Asia, invece, anche nella vicinissima -e, a tratti, occidentalizzata- Turchia, ben 12 milioni di ragazzine, vengono date in sposa, prima di arrivare ad una consapevole età.
In provincia di Malatya, nella parte Sud-Est della Turchia, si stava consumando l’ennesimo dramma: una sposa bambina camminava verso l’altare, per unirsi in matrimonio con un uomo adulto. Lei aveva appena 15 anni.
Onur Albayrak era il fotografo incaricato di ritrarre quei momenti; lui era stato contattato dallo sposo e mai aveva visto la ragazza, prima di allora. Si è subito accorto, però, che qualcosa non andava, che la sposa tremava di paura e che, soprattutto, era una bambina!
Aveva scelto di non servire quell’uomo, ma, al suo rifiuto, lo sposo si è ribellato, dunque Onur Albayrak, senza pensarci due volte, gli ha tirato un pugno sul naso, mandando all’aria quel matrimonio illecito.
Poi, ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Una sposa bambina è abusare di una bambina“ ed ora è ritenuto un eroe.
Il suo gesto sta facendo il giro dei Social e -si spera- possa servire a sensibilizzare le autorità preposte, perché pongano rimedio a questi atti inauditi e coercitivi sulle donne, sulle bambine, private per sempre della loro innocenza e della possibilità di crescere gradualmente e sane.
I dati dell’Unicef, in merito al fenomeno delle spose bambina, sono davvero allarmanti: in Turchia, sono il 15% le donne che, a 18 anni, sono già sposate da tempo!
Ricordiamo alcuni farri precedenti. Nel 2016, una sposa bambina di 14 anni, morì a causa di un’emorragia post parto, poiché non avrebbe nemmeno dovuto essere incinta a quell’età.
In quell’occasione, un gruppo di parrucchiere, pur di attrarre l’attenzione sul caso, si rifiutò di fare acconciature alle spose con meno di 18 anni.
Purtroppo, però, nel 2017 Ankara ha reso legali i matrimoni celebrati dai Muftì, una categoria di musulmani esperti in giurisprudenza (la loro), che sono autorizzati non appena una bambina raggiunge la pubertà.
Antonella Sanicanti