Come e dove trascorrere una vacanza alla ricerca di Dio? Ecco i luoghi dove si coniugano al meglio turismo e fede.
La ricerca della tranquillità durante il periodo estivo: staccare la spina per qualche giorno e ritirarsi in un luogo di silenzio e, perché no, anche di preghiera. Il boom del turismo religioso.
Siamo davanti ad una inversione di tendenza, dove non sono solo mare e montagna a farla da padrona, ma, anche e soprattutto, il turismo d’arte e quello religioso. La necessità di silenzio e pace è stata rilevata anche dall’Istat: secondo uno studio, l’1,6% dell’offerta turistica italiana proviene dal turismo religioso. Siamo davanti ad un cambiamento, che vede il turista (italiano e non solo) scegliere la calma di un eremo, al posto del caos di una spiaggia.
Un turismo religioso e un turismo di carattere culturale: accanto alla volontà di conoscere ed arricchirsi, c’è anche quella di una ricerca e di un ritrovare la propria spiritualità. Ogni anno, sono circa 300 milioni i turisti religiosi al mondo: una tendenza che è in forte crescita, soprattutto in Italia dove, accanto all’arte, si trova anche il centro della religione.
“La volontà di una esperienza religiosa e turistica diventa il fulcro del turismo religioso stesso” – ha dichiarato la prof.ssa Pedrana, docente dell’Università Europea di Roma – “Molte volte non si tratta solo di pellegrinaggio, ma anche di una volontà di conoscenza e di formazione personale. Visitare luoghi che si è visti, magari in tv, che danno solo quella parvenza religiosa e che, invece, nascondo molto altro”.
Secondo il presidente dell’Associazione Ospitalità religiosa italiana, Fabio Rocchi, sono circa 4000 mila le strutture che offrono questo tipo di ospitalità in tutta la nostra penisola: “E’ da prevedersi un incremento nei prossimi 5 – 10 anni, poiché si tratta di un turismo in perenne crescita” – ha dichiarato.
Ma quali sono le mete più gettonate? Innanzitutto Roma, centro della storia del mondo e della cristianità, accanto a luoghi di fede come San Giovanni Rotondo, Assisi e Loreto. Non mancano, però, turisti che scelgono luoghi più piccoli, Santuari meno conosciuti, ma che nascondono in sé una storia di secoli e secoli: ad esempio, la cittadina di Osimo, sede del Santuario di San Giuseppe da Copertino (patrono degli studenti), meta di pellegrinaggio di tantissimi giovani. Con lui anche la città di Assergi, sede del Santuario del giovane Santo, Gabriele dell’Addolorata.
Ci sono poi i luoghi di grande fede mariana, come Pompei e Montevergine, passando anche per quelli meno conosciuti, come gli eremi e i Conventi. Insomma, un turismo che cerca tranquillità; un turismo che porta pace e fa ritrovare la fede.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: interris.it
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