Ecco tutte le problematiche legate alla dipendenza dalla pornografia

 

L’ingresso di internet nelle nostre vite ha sicuramente portato dei vantaggi nella comunicazione e nella fruizione d’informazione e servizi, ma è da sempre strettamente connesso con il mondo della pornografia in tutte le sue varianti. Questo aspetto, spesso sottovalutato, ha modificato non solo la fruizione del porno, ma anche la concezione che si ha di esso.

Se un tempo per guardare la pornografia dovevi acquistare un film o, peggio, andare in una squallida sala per le proiezioni a luci rosse, adesso chiunque può accedere ad un contenuto di questo tipo serenamente nell’anonimato della propria casa, basta accendere un pc, navigare e senza farlo apposta ci troviamo davanti a migliaia di banner pubblicitari che invogliano alla fruizione di tali contenuti.

L’accesso praticamente gratuito (per accedere ad un sito porno non devi pagare nulla se non la connessione casalinga) ed intimo al porno ha creato una patologia legata alla dipendenza da tali contenuti che non fa eccezione di sesso. Diversamente da quello che si pensa, inoltre, la dipendenza dal porno non è legata ad una carenza di rapporti sessuali, ne alla mancanza di un partner, si tratta semplicemente di una cattiva abitudine che inizia solitamente per scaricare la tensione.

Lo dimostra il fatto che nel mondo ci sono milioni di persone dipendenti dal porno e queste sono sia single che fidanzati, sia religiosi che atei, sia uomini che donne. Ma come si fa a lottare contro una simile dipendenza? La risposta a questa domanda non è semplice, in primo luogo perché la dipendenza da porno è difficilmente individuabile (i soggetti che ne sono affetti spesso si vergognano a confessarlo) in secondo luogo perché la disinformazione non la fa ritenere un vero problema.

Eppure la dipendenza da porno ha effetti negativi su tutta la nostra vita, sia su quella relazionale (calo del desiderio, necessità di trovare modi perversi per fare sesso) sia su quella professionale (cali di concentrazione, stanchezza e nervosismo). Come fare allora a capire quando si è soggetti a tale dipendenza? Di seguito vi proponiamo le caratteristiche principali di questa patologia prese dal sito ‘Noallapornodipendenza.it’:

– masturbazione compulsiva e controllata, con lo scopo di rendere subliminale la visione/emozione pornografica; visione/emozione pornografica;

– annullamento completo della coscienza temporale: si possono trascorrere anche 10 ore davanti al monitor, senza conseguenze fisiche immediate;

– annullamento delle esigenze psicofisiche: sonno, mangiare, bere, bisogni fisiologici;

eiaculazione finale liberatoria (nel maschio), quale unica possibilità per riuscire ad interrompere la trance pornografica.

Se siete dediti a tale pratica compulsiva vi sarete accorti anche degli effetti collaterali che questa comporta che solitamente sono:

– progressiva sfiducia in se stessi e tendenza a zero della propria autostima;

-progressiva modifica della funzione del sogno, che tende ad assumere contenuti e forme connessi alla modalità cibernetica

A questo si devono aggiungere tutti i problemi legati alla sfera sessuale:

-calo quasi assoluto del desiderio sessuale verso la propria partner, con una forma di fastidio per il suo corpo;

– semi impotenza o impotenza totale all’atto con una donna reale;

– possibilità di erezione (anche solo masturbatoria) ed eiaculazione solo attraverso la visione di materiale pornografico;

– dolore quasi lancinante al momento dell’eiaculazione;

– ingrossamento (temporaneo) del pene;

– condizionamento a guardare le donne reali solo ed esclusivamente come oggetti pornografici.

Come per ogni dipendenza sia i sintomi che le conseguenze tendono a scomparire con la “Sobrietà” o astensione dal comportamento assuefacente. In Italia, paese del pudore per eccellenza, si tende a parlare poco del problema, ma questo comporta solo un aumento costante dei casi di dipendenza.

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