L’Apocalisse è sicuramente un libro complesso che contiene anche simboli tratti dalla tradizione profetica, come possiamo accostarci nel migliore dei modi alla sua lettura? L’Apocalisse è un libro che non parla di ciò che noi abbiamo sperimentato,ma anticipa anche tutta la storia futura e la vede come verrà vista dal suo compimento definitivo. Per questo parla, non solo attraverso concetti e ragionamenti, ma parla anche e molto, attraverso visioni e simboli: ma lichiarisce essa stessa non lasciando equivoci. Parla anche di cose future, attraverso eventi storici passati e presenti, ma lo fa in modo da non esporre i
credenti alle ire e ai ricatti del dominatore di turno. Parla quindi attraverso un
linguaggio cifrato, comprensibile a chi lo deve capire, ma richiede volontà di capire, normale applicazione e guida esperta. Con il libro pubblicato ho cercato di fornire una guida esperta a portata di mano.
Nel linguaggio corrente il termine assume il senso di catastrofe. Ma che cosa è veramente l’Apocalisse?
L’Apocalisse di S. Giovanni come dice lo stesso autore vuole essere un libro che, ci riporta “Rivelazioni” di Dio sulla realtà e sul senso di tutto il creato e di tutta la meravigliosa e misericordiosa ed universale salvezza effettuata da
Dio, e di tutta la storia, e degli “interventi” di Dio delle umane generazioni: Testi di P. Massimo Rastrelli anno 2014
“Rivelazioni” su tutta la pienezza di tutto il creato e di tutta la storia di tutte le Generazioni umane, nel senso più pieno e definitivo. L’Apocalisse, infatti, parla di tutti gli eventi illustrati, nei loro fattori sociali o cosmici, nel loro significato ultimo più profondo e definitivo. Evidentemente Dio interviene per stabilire il Suo Regno e per annientare le vuote e false potenze del male e quindi si parla anche di eventi demoniaci ed umani, che si vorrebbero opporre a Dio: ma Dio non abbandona nelle mani di satana e degli uomini perversi il suo capolavoro amato; cioè i suoi fedeli, e quindi interviene costantemente e definitivamente, per distruggere a sua volta quello, che tutto gli operatori del male progettano è
continuamente mettono in atto, sia personalmente, sia collettivamente; sia per
opera di satana, sia per opera di uomini. Quindi l’ Apocalisse ci mette a parte delle “rivelazioni” che a noi sono pervenute da parte di Dio, grazie alle quali veniamo a sapere come andranno a finire le cose e ci dice quali cose, Dio metterà in atto per annientare le cose non buone, che la storia evidenzia e che
effettuano la distruzione di tutto il potere satanico e di tutte le costruzioni demoniache ed umane, avverse a Dio. Quindi l’Apocalisse parla di autentiche catastrofi, ma si descrivono le catastrofi del male, che sono, in effetti, vittorie di Dio e del Suo Cristo, e dei credenti. Quindi contiene il canto dei vincitori e
dei trionfatori. Apocalisse quindi è rivelazione di salvezza, di trionfo del bene e gioia. Chi vuole aprirsi alla contemplazione del bene in luce cristiana deve meditare e contemplare la Apocalisse. Chi non si cura di prendere atto e visione della Apocalisse, rimane terrestre ed al “buio”; resta nelle visioni soltanto terrestri, materialistiche, od al più sociologiche. Gesù è venuto a rivelarci molto di più. Che valore ha il testo dell’Apocalisse dal punto di vista teologico ? Il valore teologico dell’Apocalisse è nel fatto che è parola di Dio e nel fatto, che “rivela”, nella visione di fatti, il prodursi del male che le creature in opposizione a Dio continuamente progettano ed eseguono, e d’altra parte, rivela gli eventi salvifici, e gli atteggiamenti vittoriosi dei santi, ed infine rivela,smascherando la menzogna di tutto ciò che è demoniaco e del peccato e del peccare umano. Il valore teologico dell’ Apocalisse sta anche nel suo valore
pastorale. Che significato ha il termine “profezia” all’interno del testo ? La profezia nell’ Apocalisse significa ”rivelazione” di Dio in azione, anche nella storia umana, e attraverso la storia umana: rivelazioni in cui si vede che Dio non è assente e che Dio conduce a salvezza i credenti, a cui viene
assicurata la salvezza. L’Apocalisse è il libro rassicurante delle “fini” cancellate.L’ Apocalisse è per eccellenza il libro di Dio per sostenere i credenti in tempi di prova. Che cosa dice il testo dell’Apocalisse alla Chiesa ? L’Apocalisse è un libro, che dice alla Chiesa ed alle Chiese, tutto:
l’Apocalisse dice alla Chiesa ed alle chiese, ed ai credenti la loro origine; Testi di P. Massimo Rastrelli anno 2014 l’Apocalisse dice l’esame della loro coscienza; l’Apocalisse a loro dire, indica il percorso della sequela di Gesù, pur tra le tante dissuasioni umane e demoniache, e intona l’inno della vittoria, e introduce la Chiesa, le chiese, ed i credenti, nel definitivo e totale trionfo vittorioso e glorioso. L’Apocalisse dice tutto l’amore di Dio a ciascuno di noi ed a tutti. L’ Apocalisse dice cose meravigliose che rendono salda la fede e fanno tantobella la vita. Quali sono i riverberi positivi della conoscenza di questo testo per i cristiani nellaloro vita di tutti giorni ? L’ Apocalisse aiuta i cristiani a capire, a credere ed a combattere in tempidi crisi. Chi medita l’ Apocalisse, lo sa e vede dove nessuno guarda e vince il
male e si dirige con sicurezza sul sentiero stretto, che Dio ci indica. Come è presente la figura di Maria nel testo dell’Apocalisse ?Maria Santissima è il cuore dell’ Apocalisse che vede Maria nella Chiesa
tutta e vede la Chiesa tutta in Maria. Maria è anche il vertice dell’ umanità alleata di Dio, che viene fatta vittoriosa da Dio, e che fa vittorioso Dio, in forzadella sua volontà libera e fedele di “Ancella” del Signore.
Come l’Apocalisse è entrata nel canone dei libri del Nuovo Testamento ? L’ Apocalisse è un libro, che ha contenuti obiettivamente lontani dalle nostre esperienze: ha quindi contenuti di non facile comprensione per noi, mortali. In più ha contenuti a due livelli: ha contenuti a livelli di nostra dimensione terrestre, ed ha contenuti a livello di eternità e di sviluppi definitivi della creature tutte. Trattando dello sviluppo definitivo della creazione di Dio e rivelando tutto il Progetto di Dio, tratta anche della fine terrena di tutta la scena di questo mondo, che è tutta la nostra terrestrità, a cui noi siamo molto affettivamente legati. E noi sappiamo bene che quando sono in pericolo le cose che ci piacciono, noi tendiamo a rimuoverle. Quindi, pur essendo l’Apocalisse il libro della gioia e della speranza, tratta anche passaggi storici difficili e per noi molto dolorosi. E’ un libro, che ha per autore principale Dio. Oggi lo sappiamo con certezza perché la canonicità dell’Apocalisse fu solennissimamente riconosciuta nel 1595 nel grandioso Concilio di Trento. Quindi la canonicità
dell’Apocalisse ebbe, nella storia della Chiesa, un cammino molto lungo: sempre si pensò che l’ Apocalisse, dovesse entrare tra i libri ispirati, ma si tardò ad affermarlo in sede competente, perché uomini anche molto autorevoli nella Chiesa, restavano sconcertati dai contenuti delle rivelazioni, che a loro erano anche di difficile comprensione. Ma sempre però nella Chiesa si pensò seriamente, che il libro richiedesse rispettosa attenzione. La canonicità fu, infine, definita: ma i cristiani della storia, di volta in volta, nel decorso secolare della storia, si guardarono da avvicinare il testo perché le rivelazioni, trattandodel senso ultimo delle cose, fanno paura e inquietano.