Un grave caso di censura a un utente per il suo commento sul social, che non è piaciuto al modo di pensare cosiddetto unico.
photo web source“Un uomo non può rimanere incinta”: questa è la frase che ha suscitato polemiche ed indignazioni, tanto da far sospendere, chi l’ha scritta, dal social network Twitter. Cerchiamo di capire meglio cosa è accaduto.
Un tweet di troppo?
Lui è un membro del Congresso dei deputati spagnoli del partito Vox e una sua frase, pubblicata su Twitter gli è costata la sospensione dal social: “Un uomo non può rimanere incinta. Un uomo non ha un utero o ovuli” – aveva scritto.
Una sospensione breve, ovviamente, di soli 12 ore, ma che riaccende una polemica ancora aperta, quella della libertà di espressione e di dissenso nei confronti di alcune idee. La frase di Lui Francisco José Contreras (questo il nome del membro del Congresso) era in risposta ad un articolo, dove si parlava di un uomo transessuale che aveva annunciato di essere diventato padre dopo aver dato alla luce una bambina.
Il membro del Congresso dei deputati sospeso per aver scritto una sua idea
Dalla sospensione momentanea dal social, a una sorta di avvertimento da parte di Twitter stesso: “Ripetute violazioni possono portare alla sospensione permanente del tuo account”.
Il fatto è arrivato anche su Facebook, dove lo stesso Contreras afferma di esser stato accusato da Twitter di aver infangato le sue regole e di incitare all’odio. Apparentemente, il suo messaggio non contiene alcune parole d’odio o di incitamento a tale: è semplicemente, secondo lo stesso Contreras, un’espressione del proprio pensiero e della propria idea su di un particolare argomento.
Perché ha pubblicato quel post?
Il suo post era stato pubblicato nell’ambito del dibattito su un disegno di legge, il quale avrebbe permesso a coloro che si identificano come transgender di cambiare la propria identità sui documenti governativi senza bisogno di un certificato medico o di un’approvazione del tribunale.
Un disegno legge, poi, bloccato. “Continueremo a dire la verità sulla natura umana. La verità biologica non dovrebbe essere considerata come incitamento all’odio. È biologia, non intolleranza” – ha commentato lo stesso Contreras in un’intervista.
Fonte: puntofamiglia
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ROSALIA GIGLIANO