Dopo la Giornata Mondiale dei bambini, Papa Francesco torna a Piazza San Pietro per la sua udienza del mercoledì. Tantissimi i fedeli accorsi per ascoltarlo e il Papa ha deciso di aprire un nuovo ciclo di catechesi.
Nuove catechesi saranno quelle previste il mercoledì e il tema centrale sarà quel qualcosa di fondamentale per ciascun credente, e per aiutare a comprendere col cuore ecco l’importanza di chiedere il dono dello Spirito Santo che, come il Papa ha definito, “fa armonia”.
Parole semplici ma efficaci quelle del Santo Padre che sono andate diritte al cuore di chi era lì per ascoltarlo. Vediamo insieme cosa ha detto nel dettaglio.
Papa Francesco, dopo l’importante impegno di sabato e domenica scorsi con tutti i bambini del mondo, è tornato ancora una volta in Piazza San Pietro per la sua catechesi settimanale del mercoledì. Un appuntamento importante al quale sono sempre in tantissimi a partecipare. Anche oggi, la piazza era piena in ogni ordine di posto e il Santo padre è arrivato a bordo della papamobile accompagnato proprio da alcuni bambini.
Da poche settimane, la Chiesa ha festeggiato la Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo non solo sugli apostoli e su Maria, ma anche su ciascuno di noi. E proprio questo è stato l’argomento della catechesi di oggi e che ci accompagnerà per alcune settimane: “Lo Spirito Santo fa l’armonia: l’armonia nella vita, l’armonia nel mondo” – ha detto il Papa. Il suo nuovo ciclo di catechesi avrà un titolo particolare: lo Spirito Santo e la Sposa.
Papa Francesco e il nuovo ciclo di catechesi
“La sposa è la Chiesa. Faremo questo cammino attraversando le tre grandi tappe della storia della salvezza: l’Antico Testamento, il Nuovo Testamento e il tempo della Chiesa. Sempre tenendo lo sguardo fisso su Gesù, nostra speranza” – ha spiegato, per precisare il titolo delle sue catechesi.
Il tutto parte proprio dalla Genesi: “In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Lo Spirito di Dio ci appare qui come la potenza misteriosa che fa passare il mondo dal suo iniziale stato informe, deserto e tenebroso, al suo stato ordinato e armonioso” – continua il Papa, introducendo il concetto dello Spirito Santo e di come questi sia in piena unione e comunione con il Padre.
Francesco però, si spinge anche oltre, parlando di un testo di San Paolo, e spiegando un nuovo rapporto fra il creato e lo Spirito: “[…] Un universo che geme e soffre come nelle doglie del parto. Soffre a causa dell’uomo che lo ha sottoposto alla schiavitù della corruzione. E’ una realtà che ci riguarda da vicino e ci riguarda drammaticamente […] L’apostolo vede la causa della sofferenza del creato nella corruzione e nel peccato dell’umanità che lo ha trascinato nella sua alienazione da Dio. Vediamo lo scempio che del creato ha fatto e continua a fare l’umanità, soprattutto quella parte di essa che ha maggiori capacità di sfruttamento delle sue risorse”.
Invocare lo Spirito Santo è importante
Quanto è importante lo Spirito Santo nella nostra vita? Il Papa ci accompagna per mano a comprenderlo, spiegandoci che senza di lui, il nostro cuore è come se fosse sempre nelle tenebre.
Gioia nel contemplare e non nel possedere, chiede Francesco. Ed è proprio San Francesco d’Assisi che ci indica “la via di uscita, bella, per tornare all’armonia dello Spirito: la via della contemplazione e della lode”: “[…] Il nostro cuore assomiglia a quell’abisso deserto e tenebroso dei primi versetti della Genesi. In esso si agitano sentimenti e desideri opposti: quelli della carne e quelli dello spirito […] Intorno a noi possiamo dire che c’è un caos esterno, sociale e politico – pensiamo alle guerre, a tanti bambini che non hanno da mangiare, a tante ingiustizie sociali – e un caos interno ad ognuno di noi. Non si può sanare il primo, se non si comincia a risanare il secondo!”.
Da lì, in ultimo, l’invocazione allo Spirito che chiede il Pontefice, proprio per far sì che la terza persona della Santissima Trinità entri in noi e ci aiuti a comprendere e a guardare il mondo con occhi diversi e attenti, anche e soprattutto, agli altri: “Vieni o Spirito creatore! Visita le nostre menti. Riempi di grazia celeste i cuori che hai creato. Chiediamo allo Spirito Santo che venga a noi e ci faccia persone nuove, con la novità dello Spirito”.