Oggi Papa Francesco ha iniziato un ciclo di catechesi sullo Spirito Santo nel Nuovo Testamento a partire dall’annuncio a Maria.
Il Vangelo dell’annunciazione consacra Maria come sposa per eccellenza e ci dà un’importante indicazione su come affrontare le difficoltà.
Una catechesi sul vangelo dell’annunciazione inaugura la ripresa delle Udienze generali di Papa Francesco dopo la pausa del mese di luglio. Quella di stamattina si è svolta nell’aula Paolo VI.
La catechesi di oggi ci porta nel Nuovo Testamento. Concluso il ciclo di catechesi sullo Spirito Santo nell’Antico Testamento, oggi siamo entrati nella seconda fase della storia della salvezza. Il tema di oggi è stato: Lo Spirito Santo nell’opera della redenzione, cioè nel mistero di incarnazione, passione morte e resurrezione di Gesù Cristo, quindi lo Spirito Santo nel Nuovo testamento. L’inizio non poteva essere che una riflessione sullo spirito santo nell’incarnazione del Verbo. La pagina del Vangelo che ispira la riflessione è quella di Luca, ma il Papa ricorda che anche Matteo concorda nel dire che Maria si trova incinta per opera dello Spirito Santo.
La chiesa ha recepito questo dato e lo ha inserito nel simbolo di fede, e non solo la chiesa cattolica, anche le Chiese sorelle. Il concepimento per opera dello Spirito Santo è un dato di fede ecumenico perché tutti i cristiani professano lo stesso mistero nel simbolo della fede.
È l’articolo di fede che permette di parlare di Maria come la sposa per eccellenza. Ella per la sua fede e obbedienza generò sulla terra il figlio di Dio senza conoscere uomo e adombrata dallo Spirito Santo. Ella accoglie la parola con fedeltà e diventa madre, genera vita nuova. Questo non è successo solo a Maria, è la potenza del Vangelo, cioè la capacità di generare sempre vita nuova in coloro che lo accolgono.
Papa Francesco: concepire e partorire la missione di ogni credente
Il Santo Padre si ferma a riflettere su i due verbi che caratterizzano il Vangelo dell’annuncio a Maria: concepire e partorire. Anche Isaia aveva profetizzato che la vergine avrebbe concepito e partorito un figlio. Maria ha accolto in sé il Figlio di Dio poi lo ha dato alla luce. Così avviene nella Chiesa accoglie la Parola, lascia che ne riempia le viscere poi la dona agli altri. Quante volte la Chiesa si trova di fronte a compiti superiori alle sue forze e chiede come è possibile questo.
Ogni missione difficile va vissuta con la certezza che lo Spirito darà la forza. Ad esempio ci possiamo chiedere come si annuncia Dio a un mondo che cerca solo il benessere. La risposta è la stessa avere forza dallo Spirito Santo, senza lo Spirito la chiesa non cresce, non annuncia, non testimonio.
Ognuno di noi si trova nella vita in situazioni superiori alle proprie forze, come si possono affrontare? Credendo umilmente che nulla è impossibile a Dio. Questa è la confortante certezza che deve animare il cuore, se crederemo che nulla sia impossibile a Dio saremo strumento docile e fecondo per compiere grandi opere.
Il Papa rivolge un pensiero particolare a coloro che soffrono. Questa certezza che nulla è impossibile a Dio dà la forza di sopportare e superare tutte le forme di sofferenza del corpo, dello spirito e della mente.
Rinnova la preoccupazione per la situazione in Medio Oriente e prega perché non si allarghi il conflitto, cessi il fuoco su tutti i fronti a partire da Gaza, e si realizzi una ricerca sincera della pace, l’amore vinca l’odio e la vendetta sia disarmata dal perdono. Un pensiero anche alle terre martoriate di Ucraina Myanmar e Sudan, e perché tutti i popoli possano ritrovare la tanto desiderata pace, e perché siano eliminate tutte le discriminazioni etniche specie quelle contro le donne.