Lo Spirito Santo torna ad essere al centro della catechesi del mercoledì di Papa Francesco che, oggi, pone la sua attenzione su un sacramento.
Nonostante alcune difficoltà nella lettura il Santo Padre è stato chiaro e completo, affermando che la Cresima è “il sacramento per antonomasia è il sacramento dello Spirito Santo”. Ma cosa si intende nello specifico?
Tanti, anche oggi, i fedeli che sono arrivati in Piazza San Pietro per ascoltare, dalla viva voce di Francesco, le sue parole. Poniamo anche noi l’attenzione alla sua catechesi.
Papa Francesco ci parla della Cresima
Sole forte e temperature ancora calde a Roma e in Piazza San Pietro, per i tanti fedeli che sono arrivati da ogni parte d’Italia e non solo per ascoltare la catechesi, nell’udienza settimanale del mercoledì, di Papa Francesco. Anche oggi, continuando con il suo ciclo, il Papa ha deciso di soffermarsi sullo Spirito Santo, dando priorità, però, ad un aspetto nel dettaglio.
Oggi, infatti, ha parlato del Sacramento della Cresima, quello che viene definito “il sacramento dello Spirito Santo”. Cosa ha osservato nel dettaglio il Santo Padre? “Il tema dello Spirito Santo come sigillo regale con cui Cristo contrassegna le sue pecorelle è alla base della dottrina del carattere indelebile conferito da questo rito” – ha spiegato – “Con il passare del tempo, il rito dell’unzione si configurò come Sacramento a sé stante, assumendo forme e contenuti diversi nelle varie epoche e nei diversi riti della Chiesa”.
La Cresima è il perno principale attorno al quale ruota il SI che ciascun cristiano dà a Cristo: “[…] La Confermazione è per ogni fedele ciò che per tutta la Chiesa è stata la Pentecoste. Essa rafforza l’incorporazione battesimale a Cristo e alla Chiesa e la consacrazione alla missione profetica, regale e sacerdotale. Comunica l’abbondanza dei doni dello Spirito” – continua Francesco.
Il sigillo del cristiano, in continuità col Battesimo
C’è una piccola forma di continuità con il battesimo, spiega il Papa: “Se dunque il battesimo è il sacramento della nascita, la cresima è il sacramento della crescita. Per ciò stesso è anche il sacramento della testimonianza, perché questa è strettamente legata alla maturità dell’esistenza cristiana. Il problema è come fare perché il sacramento della Cresima non si riduca, in pratica, a una estrema unzione, cioè al sacramento della dipartita dalla Chiesa”.
Il monito lanciato da Francesco è anche un appello a far sì che, in molti, non lascino la Chiesa o si avvicinino ad essa solo per ricevere i sacramenti: “[…] Dobbiamo fare che sia il sacramento dell’inizio di una partecipazione attiva alla sua vita. È un traguardo che ci può sembrare impossibile vista la situazione in atto un po’ in tutta la Chiesa, ma non per questo dobbiamo smettere di perseguirlo. Non sarà così per tutti i cresimandi, ragazzi o adulti, ma è importante che lo sia almeno per alcuni che poi saranno gli animatori della comunità” – puntualizza il Pontefice,
Il Papa: “Lo Spirito ci aiuti a muoverci nella giusta direzione”
Dà, inoltre, un piccolo suggerimento: “[…] Alcune persone dicono di averla vissuta come uno sbocciare in loro del sacramento della Cresima ricevuto da ragazzi […] Insieme con la confermazione e l’unzione, abbiamo ricevuto anche la caparra dello Spirito Santo. Dobbiamo spendere questa caparra, non seppellire sotto terra i carismi e i talenti ricevuti”.
In ultimo, il Santo Padre chiede un piccolo obiettivo per questo anno giubilare che sta per aprirsi, e lo chiede a ciascuno di noi: “Rimuovere la cenere dell’abitudine e del disimpegno, diventare, come i tedofori alle Olimpiadi, portatori della fiamma dello Spirito. Che lo Spirito ci aiuti a muovere qualche passo in questa direzione!”.