Il maltempo che imperversa su Roma, non ha fermato Papa Francesco che ha ben accolto i fedeli arrivati da ogni parte, per ascoltare la sua catechesi, nel pieno della Settimana Santa.
Invece del consueto appuntamento in piazza San Pietro, i fedeli si sono radunati in aula Paolo VI. Qui il Pontefice è arrivato ed ha spiegato il perché del repentino ma necessario spostamento di location.
“Oggi l’udienza era prevista in piazza, ma per la pioggia è stata trasferita qui dentro. È vero che sarete un po’ ammucchiati, ma almeno sarete non bagnati! Grazie della vostra pazienza” – ha detto loro Francesco.
La pioggia ed il maltempo non hanno di certo fermato Papa Francesco quanto anche i fedeli che erano arrivati per l’udienza del mercoledì, ancora di più in occasione della Settimana Santa. Il Pontefice li ha accolti in aula Paolo VI ed ha spiegato loro il motivo di questo spostamento. Nonostante tutto, ha letto lui stesso la sua catechesi del giorno, dedicata alla virtù della pazienza.
“La pazienza di Gesù non consiste in una stoica resistenza nel soffrire, ma è il frutto di un amore più grande” – ha spiegato il Papa, definendo la pazienza stessa una forza mite che si unisce strettamente con l’amore, come affermava San Paolo. “Dio, di fronte alla nostra infedeltà, si mostra lento all’ira: anziché sfogare il proprio disgusto per il male e il peccato dell’uomo, si rivela più grande, pronto ogni volta a ricominciare da capo con infinita pazienza”.
Papa Francesco ci spiega cos’è la pazienza
E si rifà anche a Sant’Agostino: “[…] Alla radice della pazienza c’è l’amore”. E continua: “Non c’è migliore testimonianza dell’amore di Cristo che incontrare un cristiano paziente. Ma pensiamo anche a quante mamme e papà, lavoratori, medici e infermieri, ammalati che ogni giorno, nel nascondimento, abbelliscono il mondo con una santa pazienza! Come afferma la Scrittura, ‘è meglio la pazienza che la forza di un eroe’”.
Ciò sul quale Francesco punta l’attenzione è su come, purtroppo, ciascuno di noi sia un po’ carente nell’esser paziente: “[…] Nel normale siamo impazienti tutti. Della pazienza abbiamo bisogno come della vitamina essenziale per andare avanti, ma ci viene istintivo spazientirci e rispondere al male col male: è difficile stare calmi, controllare l’istinto, trattenere brutte risposte, disinnescare litigi e conflitti in famiglia, al lavoro, nella comunità cristiana. Subito viene la risposta: non siamo capaci di stare pazienti” – conferma il Papa.
“Sopportiamo pazientemente le persone moleste”
La pazienza ha dei nemici? Assolutamente sì, e il Papa ci dice chi sono: “[…] Non dimentichiamo che la fretta e l’impazienza sono nemiche della vita spirituale […] Pensiamo al racconto del Padre misericordioso, che aspetta il figlio andato via di casa: soffre con pazienza, impaziente solo di abbracciarlo appena lo vede tornare […] La pazienza ci fa salvare tutto!” – continua.
E c’è un qualcosa che Francesco chiede a ciascuno di noi in questo tempo pre pasquale: “Un bell’esercizio è anche quello di portare a lui le persone più fastidiose, domandando la grazia di mettere in pratica nei loro riguardi quell’opera di misericordia tanto nota quanto disattesa: sopportare pazientemente le persone moleste” – conclude.