Papa Francesco nella mattinata durante la consueta udienza del mercoledì, ha trattato un tema “scottante” e tutte le sue pericolose conseguenze.
Lo ha fatto nel suo tradizionale incontro con i fedeli per l’udienza del mercoledì in aula Paolo VI, la prima di questo tempo ordinario.
I vizi e le virtù al centro delle sue parole. Vediamo insieme di cosa ha parlato.
Il nuovo ciclo di catechesi
Ancora una volta, un’udienza gremita di fedeli quella che Papa Francesco ha tenuto questa mattina in aula Paolo VI in Vaticano. Un nuovo ciclo catechetico, che era stato già aperto lo scorso 27 dicembre e che il Pontefice ha deciso di portare ancora avanti, parlando di quelli che sono i vizi e le virtù.
Oggi Francesco ha parlato della “gola” e, il tutto, è partito con la narrazione del primo miracolo di Gesù, quello alle nozze di Cana: “Il suo primo miracolo, alle nozze di Cana, rivela la sua simpatia nei confronti delle gioie umane: Egli si preoccupa che la festa finisca bene e regala agli sposi una gran quantità di vino buonissimo. In tutto il suo ministero Gesù appare come un profeta molto diverso dal Battista” – afferma.
Il Papa, però, dà una particolare definizione di Gesù che, non era come Giovanni il Battista che mangiava di ciò che trovava nel deserto, ma lui siede a tavola: “[…] Gesù è invece il Messia che spesso vediamo a tavola. Il suo comportamento suscita scandalo, perché non solo Egli è benevolo verso i peccatori, ma addirittura mangia con loro”.
I vizi capitali: Papa Francesco ci parla della gola
È la gioia di stare con Gesù, perché Lui vuole che stiamo in sua compagnia: “Gesù afferma un nuovo principio: gli invitati a nozze non possono digiunare quando lo sposo è con loro. Gesù vuole che siamo nella gioia in sua compagnia; ma vuole anche che partecipiamo alle sue sofferenze, che sono anche le sofferenze dei piccoli e dei poveri” – continua il Papa.
Ma è sul vizio della gola, come dicevamo all’inizio, che Francesco si sofferma: “Un altro aspetto importante. Gesù fa cadere la distinzione tra cibi puri e cibi impuri. La cosa brutta di un cibo è la nostra relazione con esso […] Gli antichi Padri chiamavano il vizio della gola con il nome di “gastrimargia”, termine che si può tradurre con “follia del ventre”. È un vizio che si innesta proprio in una nostra necessità vitale, come l’alimentazione, stiamo attenti a questo”.
Perché è così pericolosa?
La sua attenzione va, anche, verso il punto di vista sociale: “[…] La gola è forse il vizio più pericoloso, che sta uccidendo il pianeta. Perché il peccato di chi cede davanti ad una fetta di torta, tutto sommato non provoca grandi mali, ma la voracità con cui ci siamo scatenati, da qualche secolo a questa parte, verso i beni del pianeta sta compromettendo il futuro di tutti.
Ci siamo avventati su tutto, per diventare padroni di ogni cosa, mentre ogni cosa era stata consegnata alla nostra custodia, non al nostro sfruttamento” – conclude Francesco, chiedendo di pregare affinchè il Signore ci doni la sobrietà.